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Milan, con Rangnick dicono addio non solo Boban e Maldini

La nuova rivoluzione societaria rischia di avere conseguenze anche sulla rosa rossonera

02 Mar 2020 - 15:52

"Vortici di tempesta a causa di Rangnick": il titolo del quotidiano tedesco Bild, il primo a rilanciare ormai mesi fa l'approdo dell'ex allenatore del Lipsia e attualmente capo dell'area calcio della Red Bull in rossonero, è chiarissimo e spiega le immediate conseguenze dell'ennesima rivoluzione in seno al club. La prima (peraltro già chiara dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi), è che l'arrivo a Milanello dell'uomo scelto dall'ad Gazidis per prendere il posto di Pioli con un ruolo da manager all'inglese, è l'addio certo di Zvonimir Boban (la separazione potrebbe essere imminente o, comunque, avvenire prima del termine della stagione) e quello probabilissimo di Paolo Maldini: Rangnick - riporta sempre il Bild - avrebbe infatti già pronto il suo staff di collaboratori, con l'automatica esclusione dei due attuali dirigenti milanisti.

Ma il radicale cambiamento societario rischia di avere anche conseguenze sul piano più prettamente sportivo, andando oltre l'allontanamento di Pioli. L'assenza di chiarezza (e l'addio di Boban e Maldini in particolare) mette in serio dubbio anche il proseguimento della seconda vita milanista di Ibrahimovic, chiamato a decidere in questi mesi se prolungare o meno il suo contratto anche per la prossima stagione. Qualora lo svedese dovesse mostrare sfiducia nelle scelte del club, questo avrebbe anche un pericoloso effetto domino che, tra gli altri, potrebbe riguardare Donnarumma: non è affatto un dettaglio secondario, infatti, che Gigio, alle prese con il rinnovo di contratto, sia ugualmente assistito da Mino Raiola.

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