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VERSO TORINO-MILAN

Milan, Conceiçao: "Col Toro la nostra finale di Champions. Theo? Sa di aver sbagliato"

Il tecnico presenta il match coi Granata dopo una settimana turbolenta: "Walker indisponible, Gimenez non ancora al top"

21 Feb 2025 - 13:56
 © IPA

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Il Milan di Sergio Conceiçao prova a buttarsi sul campionato e dimenticare delusioni e turbolenze europee. L'amara eliminazione dalla Champions League ha lasciato parecchi strascichi in casa rossonera, tra presunte tensioni interne e dubbi sul futuro di tecnico e big della squadra. Sabato alle 18 c'è da affrontare il Torino in una trasferta storicamente ostica, che però può trasformarsi in un'opportunità per mettersi alle spalle l'amarezza e prolungare la striscia di successi consecutivi in Serie A.

LA CONFERENZA DEL TECNICO

Sul post Champions

"Partita molto importante, contro un avversario difficile. Storicamente è tosta, i risultati negli ultimi anni non sono stati positivi. Dobbiamo concentrarci e lavorare, pensare che quella col Torino sia la nostra finale di Champions".

Sul morale della squadra

"Dopo ogni partita bisogna ricominciare a lavorare e pensare a quella dopo. Ho visto il gruppo concentrato, anche se siamo tutti delusi. Sapevamo di essere più forti e avevamo preparato bene la partita, ma per episodi e dettagli è andata mano. Il calcio è semplice, bisogna fare un gol più dell'avversario e cercare di non prenderlo, ma all'interno di questa semplicità ci sono tante piccole cose complesse. Io comunque vedo un'evoluzione interessante della squadra, dobbiamo continuare a lavorare su questo. Dobbiamo continuare a pensare al quarto posto in campionato e alla Coppa Italia".

Su Theo Hernandez

"A me del colore dei suoi capelli non interessa niente, lui è un patrimonio del club, che ha dato tante gioie ai tifosi. Sa di aver messo in difficoltà la squadra e ne abbiamo parlato in spogliatoio. Domani è disponibile come gli altri per giocare, nessuna punizione".

Sulle pressioni

"Anche in Portogallo c'è tanta pressione, io ho lavorato con grandissimi club in carriera e conosco bene la storia fantastica del Milan. Rispetto enormemente questa storia, quando non vince un club di questa dimensione è normale che se ne parli tanto. Sapevo di trovare una sfida difficile da questo punto di vista. Avevo altre opzioni, ma ho scelto questa sfida e va bene così".

Su Joao Felix

"Ho scelto di non sostituirlo perché è il mio compito. Gimenez ha avuto un po' di problemi nelle ultime settimane, a posteriori siamo tutti grandi allenatori... Io le vinco tutte le partite col senno di poi".

Sulle condizioni fisiche della squadra

"Walker non è disponibile. Pulisic non ha 90 minuti in questo momento, Gimenez sta sempre meglio, ma non è ancora al top e ci stiamo lavorando. Quando sono arrivato avevamo tanti infortunati, alcuni ancora non sono rientrati come Loftus-Cheek. Siamo sempre un po' sul filo e non è semplice questa gestione. A volte le scelte su chi gioca e chi no possono sembrare sbagliate da fuori, ma tocca a me prenderle".

Sul Torino

"Mi aspetto una partita difficile, di grandissima intensità. Spesso loro vanno diretti in avanti, hanno attaccanti veloci e centrocampisti molto interessanti, come Ricci. Dobbiamo sapere che è un campo difficile e rimanere al massimo su tutti i livelli. Noi dovremo prendere in mano la partita e portarla sulla strada che vogliamo".

Su cosa si attende da qui ai prossimi mesi

"Io non penso alla fine del campionato, vivo le cose al massimo ogni giorno. La mia famiglia non è contenta, ma io penso al lavoro sempre, anche quando torno a casa. Sono molto appassionato, cerco di dare tutto ogni giorno concentrandomi sulla prossima partita. Sono passati 31 anni oggi da quando è morta mia mamma, avevo 18 anni, io non ho paura di niente nella vita".

Sui confronti interni allo spogliatoio

"Importante è sempre dirsi la verità, devono essere onesti tra di loro. Stanno crescendo anche da questo punto di vista. Bisogna farsi i complimenti quando le cose vanno bene e ragionare su cosa non ha funzionato quando vanno male. Preferisco mi dicano una cosa brutta in faccia, piuttosto che me la nascondano".

Sui problemi della squadra

"Sappiamo quali sono. Ne parliamo ogni giorno e ci lavoriamo costantemente".

Sul buon approccio alla gara col Feyenoord

"Abbiamo fatto quello che voglio, i primi 50 minuti mi danno grande fiducia. Mi piace una squadra così, che aggredisce, che recupera palla alta, corta e compatta. Possiamo fare questo tipo di gioco, ne sono convinto, anche se serve sempre un grande equilibrio".

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