Il tecnico portoghese: "La differenza l'hanno fatta le occasioni sfruttate da loro e fallite da noi: in questo dobbiamo migliorare"
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La sconfitta contro il Napoli allontana ulteriormente Paulo Fonseca e il suo Milan dal vertice della classifica, complicando moltissimo la rincorsa scudetto, obiettivo dichiarato del tecnico portoghese. L'analisi dell'allenatore del Diavolo è lucida e amara: "Partita condizionata da due errori gravi? Sono sempre io il responsabile per quello che succede in campo, dopo di che ovviamente non è facile cominciare la partita con un gol subito dopo 5'. Quello che ho visto io è che loro hanno fatto due gol mentre noi abbiamo fallito molte occasioni. La squadra ha avuto una buona reazione a un inizio negativo e fatto un gioco positivo contro una squadra che si abbassa molto come il Napoli e contro cui non è facile giocare".
Scudetto sempre nel mirino?
"Non posso dire il contrario dopo aver visto come abbiamo giocato e come la squadra ha reagito a un momento difficile, lottando e mostrando di essere unita. Abbiamo giocato solo nove partite e io non ricordo nessuna squadra vincere un campionato dopo nove partite o perderlo dopo nove partite. Voglio continuare con il mio cammino, che mi sembra nitido, e ottenere dei risultati per tornare nella lotta scudetto"
Milan squadra viva e dopo il gol del Napoli ha giocato 20/25 minuti buoni, ma sembra sempre che manchi qualcosa sia davanti che dietro. E' preoccupato?
"La mia preoccupazione è principalmente dovuta ai gol che abbiamo preso, che sono gol che non si possono prendere contro una squadra come il Napoli. Io ho visto momenti di qualità, non è facile cercare spazio quando l'avversario gioca con dieci giocatori davanti all'area. Quello che è mancato, secondo me, è stato trasformare le occasioni che abbiamo avuto. Dobbiamo migliorare in questo. Abbiamo recuperato tanti palloni in zona offensiva e non abbiamo permesso al Napoli da uscire, ma se hai quattro o cinque opportunità le devi sfruttare".
Troppi assenti?
"Penso che chi ha giocato, ha giocato bene. Non cerco scuse, credo in tutti i giocatori. E oggi l'hanno dimostrato. Possiamo dire che mancano giocatori importanti, ma non so se con loro avremmo fatto meglio di oggi perché chi ha giocato ha fatto bene".
Un primo bilancio?
"Mi aspettavo qualche punto in più. Non mi aspettavo tanta difficoltà nel cambiare modo di giocare, anche se questo cambiamento si inizia a vedere. Loro hanno fatto due gol con due occasioni. Noi abbiamo fatto tante cose positive. Siamo mancati nel segnare sulle opportunità che abbiamo creato. Ciò che io guardo è la crescita della squadra. Dobbiamo migliorare in difesa. Ma non ho mai visto nessuna squadra che abbia messo in campo la qualità offensiva messa in campo da noi oggi".
Come motiva Leao?
"Non voglio entrare nei dettagli. Io gestisco le cose con i calciatori in maniera diversa. Non c'è nessun conflitto tra noi, è solo una opzione dell'allenatore. Noi cerchiamo di motivare i giocatori con diverse modalità. Poi sta ai giocatori metterci la giusta abnegazione: non devo pregarli".
Si riferisce a Leao?
"Non mi riferivo a Leao quando parlavo di abnegazione. È difficile giocare con tre esterni. Pulisic non gioca nella posizione di Leao, Okafor sì. Oggi Leao è entrato bene, ha dato delle buone risposte. Poi se siamo onesti guardiamo la partita di Okafor, che ha giocato bene. È difficile per me decidere in questo momento. Leao sta tornando per tornare in formazione, per me questa è la cosa più positiva".