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Il tecnico rossonero dopo la sconfitta di Firenze: "Ci è mancata aggressività"
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"Non voglio dire niente sui rigori. Io che amo il calcio non voglio contribuire a questo circo. Adesso ogni minimo contatto è rigore: il calcio non è così". Rabbia Fonseca dopo la sconfitta del Milan a Firenze. "Fino a oggi abbiamo fatto bene, è stato un problema di aggressività difensiva - ha detto il tecnico rossonero a Dazn - Quando sbagliamo due rigori e prendiamo gol così è difficile vincere, anche se ti crei tante opportunità". Difficile spiegare i gol che abbiamo preso, per me è mancata aggressività e rigore nel chiudere gli spazi". Sulle sostituzioni di Leao e Pulisic. "Per Leao volevo più profondità con Okafor, per Pulisic avevo paura del problema al flessore che ha avuto in settimana".
E ancora: "Di solito abbiamo sempre almeno 3-4 calciatori nell'area avversaria, ma devo rivedere la partita", ha replicato poi a chi gli dice dei pochi uomini nell'area avversaria. "Chukwueze è entrato bene creando diverse occasioni. L'espulsione di Theo? Non lo so cosa sia successo". E su rigori sbagliati: "Il rigorista è Pulisic, non so perché i giocatori hanno cambiato idea. Sono incazzato. Gli ho parlato e ho detto che non deve succedere più", ha detto in conferenza stampa. "Non mi piace parlare dell'arbitraggio, ma questo non è calcio. Il calcio è fatto di contatti e un tocco non può essere sufficiente per dare rigore. Basta un semplice tocco, l'abbiamo visto anche in questo fine settimana. E poi diventiamo tutti nervosi e diventa un problema, questo è calcio non il circo. E non parlo solo del rigore dato contro, ma anche quelli dati a noi... Quanti rigori vediamo in Serie A?".