Il tecnico rossonero alla vigilia del match col Frosinone: "L'incontro con Cardinale molto positivo, a Maldini sarò sempre grato"
Il Milan di Stefano Pioli si rituffa nel campionato con l'obiettivo di mettersi alle spalle la batosta europea col Dortmund e di dare continuità alla vittoria di sabato scorso contro la Fiorentina. Lo farà però in piena emergenza difesa, con il tecnico che potrebbe essere costretto a lanciare dal 1' il 2005 Simic al fianco di Tomori: "Non vi dico se giocherà - le parole dell'allenatore in conferenza -. Maldini? A lui sarò sempre grato, ma non mi sento lasciato solo dal club. In Champions siamo quasi fuori, ma in campionato mancano 25 partite e se qualcuno non crede di poter raggiungere Juve e Inter non si sarebbe dovuto presentare agli allenamenti".
Sul Frosinone
"Servirà un livello di gioco alto, Di Francesco sta facendo un gran lavoro e arriveranno con fiducia ed entusiasmo. Dobbiamo fare la miglior prestazione possibile, dando continuità alla vittoria con la Fiorentina. Ci sono ancora tanti punti da fare".
Sul pranzo con Cardinale
"È stato un incontro molto positivo e molto costruttivo, uno stimolo in più per il lavoro di tutti".
Su Simic
"Ha lavorato con noi anche quest'estate, ha giocato col Real Madrid. È un difensore attento e fisico, l'ho visto tranquillo. Lo stiamo accompagnando nel modo giusto, come stiamo facendo con Camarda, ma non vi dico se gioca o meno dal primo minuto".
"Nessun commento su quello che ha detto. A lui e a Massara sarò sempre riconoscente, ma ora non posso che buttare tutte le mie energie nel mio lavoro e nel provare a vincere le prossime partite. Io non sono solo, sono sempre stato sostenuto dal club".
Sull'approccio alla sfida col Frosinone
"Dobbiamo portare in campo il nostro modo di giocare. Non abbiamo lavorato tanto sul campo in questi giorni, c'era da recuperare le energie soprattutto. Le partite si possono preparare, ma poi vanno interpretate e noi dobbiamo essere più lucidi in questo aspetto".
Sugli infortuni
"A breve l'emergenza finirà. Nel reparto offensivo sicuramente, in quello difensivo ci vorrà un po' di più. Kjaer non ci sarà col Frosinone, ma potrebbe tornare quella dopo. Tra due settimane le cose andranno meglio, anche se sicuramente a oggi siamo in emergenza".
Su come uscire dal momento no
"Vincendo, è inutile girarci intorno. Servirà una partita intensa e di qualità. L'ultima di campionato l'abbiamo vinta giocando in modo attento, dobbiamo ripeterci. Le vittorie danno entusiasmo. Dobbiamo cercare soluzioni internamente e dimostrare sul campo di essere una squadra competitiva e che può fare bene".
Sulle sue responsabilità
"Le responsabilità del tecnico ci sono sempre, ma siamo in un momento della stagione in cui è presto per fare bilanci. Sappiamo che in Champions abbiamo poche possibilità, ma ce la giocheremo a Newcastle. In campionato invece mancano 25 partite e se qualcuno non credeva di poter raggiungere Inter e Juve non si sarebbe dovuto presentare agli allenamenti. Lo hanno fatto tutti perché sono pagati per farlo, ma anche perché ci credono. In tutti i momenti negativi che abbiamo vissuto in questi anni la compattezza è stata una risorsa, dovremo cercare di insistere su questo punto".
Sulle possibili soluzioni in difesa
"Abbiamo provato alcune cose che non sapete, ci sono varie soluzioni. Abbiamo quelle giuste per essere equilibrati in tutti i reparti".
Sull'infortunio di Thiaw
"Ha inciso nel corso della partita col Dortmund, tutti sapevano che sarebbe venuto a mancare un giocatore importante. Però i miei giocatori sanno cosa vuol dire essere squadra, non piangersi addosso e dare ciascuno qualcosa in più".
Ancora sulle reazioni al momento no
"È difficile fare confronti con le reazioni del passato, con altri giocatori e in altri momenti. È al nostro interno che dobbiamo ritrovare le nostre sicurezze, concentrandoci solo sulla prossima partita".
Sul recupero di Leao
"Probabile rientri con l'Atalanta, faremo di tutto per averlo".