Il tecnico sulla gara con la Samp: "Voglio vedere 23 leoni, anche senza tattica"
Contro la Sampdoria Gattuso si gioca la panchina del Milan ("ci sta, è normale") e va all'attacco. "Veniamo da due legnate, ma non siamo morti - ha detto - Credo in questa squadra. Voglio vedere 23 leoni, senza tattica anche, ma voglio senso di appartenenza e voglia di vincere". Su Higuain: "Non è brillantissimo, gli arrivano pochi palloni ma lui deve applaudire i compagni e innervosirsi meno". Sulle due punte: "Le abbiamo provate, vediamo".
Sulla sfida contro la Sampdoria.
"La Sampdoria ha una difesa ottima, ha subito solo 4 gol e lavorano molto bene. Dobbiamo essere bravi a metterli in difficoltà e tenerli là, sono allenati da un grandissimo allenatore e ci sarà da faticare moltissimo. Sono veramente ben messi in campo".
I complimenti di Giampaolo.
"Veniamo da due partite che sicuramente sono state due legnate, ma non siamo morti. Io non sono spento e morto, le sconfitte bruciano ma so cosa posso dare a questi ragazzi. Domani voglio vedere una squadra con grandissima voglia e che si riscatti. Questa squadra può fare molto di più di quando sta facendo".
La sveglia alla squadra.
"Non voglio dire che ci spero, ma in questo momento devo dare tranquillità e serenità. Devo analizzare le prestazioni e sembriamo col freno a mano tirato, serve ritrovare spensieratezza e quei guizzi che vanno oltre lo schema e le cose ritrovate. Cerchiamo qualcosa in più a livello individuale".
Sulla possibilità di giocare a due punte.
"Domani vediamo. Abbiamo provato difesa a 3 e a 4, schieramenti con 2 punte, col 4-3-3, col 3-5-2. Vediamo domani in che direzione andremo".
Cosa manca alla squadra?
"In questo momento dobbiamo divertirci e a tratti lo abbiamo fatto negli ultimi mesi. Ora non lo stiamo più facendo, soffriamo gli avversari e serve ritrovare quella gioia di giocare, di far girare la palla, di rincorrere gli avversari. Ritroviamo tutto questo".
Giovedì eri sotto shock, ti ho visto vinto.
"Non è così. Il Betis ci ha distrutto per come teneva il campo, dopo l'1-0 poteva finire 4-5 a zero. E' stata una grande delusione per me. Ho dato un'impressione sbagliata, ma non mi sono arreso, credo fortemente in questa squadra e penso possiamo riprendere il cammino interrotto in queste ultime due partite".
In queste poche ore hai trovato le chiavi per spiegare la sconfitta?
"Remiamo tutti insieme nella stessa direzione da sempre, ma ci sono gli avversari e ci sono alcune prestazioni negative. Questi ragazzi devono capire che la società ha sempre dato fiducia, anche prima della partita avevo parlato con Gordon Singer e ieri con Leonardo e Maldini. Sono sempre presenti, sono sempre con noi e con i ragazzi. Dobbiamo solo lavorare perché quello che stiamo facendo non basta, non possiamo mollare ad ottobre altrimenti diventa ancora più difficile. Via gli alibi e prendiamoci le responsabilità, io non difendo nessuno ma serve che tutti facciano qualcosa in più. Se troviamo sempre una scusa, non si va da nessuna parte".
Queste sono legnate che fanno crescere?
"Io non voglio fare paragoni con l'Inter, ma ricordate dove stavano in classifica il 27 dicembre scorso dopo la partita di Coppa Italia con noi. Dopo quella sconfitta ci hanno messo mesi per rialzarli e ora guardateli. Le mazzate si sentono, serve tempo ma non è tutto da buttare. Se vinciamo domani e il recupero col Genoa siamo in zona Champions. Continuiamo a credere a quello che facciamo, anche se a San Siro già sentiamo qualche fischio".