Il tecnico rossonero alla vigilia della sfida con la Lazio: "Ibra? A molti piacerebbe venire qui"
Il Milan, falcidiato dall'emergenza infortuni-squalifiche, si appresta ad affrontare la Lazio all'Olimpico in una trasferta che può essere decisiva per il piazzamento in Champions, ma Gennaro Gattuso si dimostra fiducioso: "Speravo che la sosta durasse altre due-tre settimane, almeno recuperavamo qualcuno - ha scherzato il tecnico in conferenza stampa - Ma era un po’ di tempo che non vedevo la squadra così viva: i ragazzi hanno lavorato con tantissimo entusiasmo, anche chi è tornato dalla Nazionale. Mi è piaciuto lo spirito”.
“Abbiamo 8-9 partite, mancano tanti giocatori, dobbiamo fare quadrato. Qualcuno è anche schierato fuori ruolo, ma ora è il momento di dare qualcosa in più” ha aggiunto il tecnico rossonero, che poco dopo ha fatto il punto sulla lunga lista di infortunati: "Romagnoli e Musacchio, ma è una mia idea, penso di poterli recuperare anche tra due-tre settimane. Comunque c’è un dato: nelle ultime stagioni al Milan c’è un grafico, che vede il numero degli infortuni scendere dai 12 del 2014-2015 fino a 5 di quest’anno. Di cosa vogliamo parlare? Poi è vero che si sono fatti tutti male al polpaccio, ma si sono fatti male in tre campi diversi. E Romagnoli in Spagna non l’avevo fatto giocare perché aveva un parametro che lo aveva messo a rischio infortunio. Caldara è stato l’unico giocatore che si è fatto male scattando, Biglia e Romagnoli in corsettina. Non vado alla ricerca dell’alibi, ma siamo una squadra che non lavora di forza in palestra, quando lo facciamo lavoriamo sulla parte superiore e non sulle gambe. Cerchiamo di capire il perché degli infortuni, sembra essere una maledizione, ma negli anni scorsi è successo di peggio”.
Le buone notizie in casa Milan arrivano da Calhanoglu ("Sta un po’ meglio, ci serve al massimo per la qualità che sa dare alla squadra") ma al di là degli assenti Gattuso è convinto che i suoi ragazzi faranno una grande partita all'Olimpico: "Ho visto una squadra che ha voglia di stare in campo, di mettersi a disposizione, di gente che ha capito il momento. Questa è una squadra che ha sempre avuto questo atteggiamento. Prima giocavamo un buon calcio, ma non siamo riusciti a vincere delle partite. Ora stiamo giocando meno bene, ma abbiamo vinto partite e sistemato la classifica. Non è tutto da buttar via: ora è il momento di stringere i denti, avere tanti giocatori fuori non dev'essere un alibi, c'è bisogno che tutti diano qualcosa in più”.
Chi è chiamato a disputare una grande partita per non fare rimpiangere Higuain è Cutrone (Deve avere la giusta pressione e sfruttare le sue caratteristiche negli ultimi 16 metri, ma non deve sentire troppe responsabilità"), ma oltre a lui anche Simic potrebbe avere una possibilità: "Forse anche domani - ha detto Gattuso - Abbiamo provato la difesa a tre, ma anche la difesa a quattro. Ci sono 9 partite, abbiamo questo giocatore e dobbiamo metterlo nelle condizioni di fare bene”.
Nove partite e poi si aprirà la finestra del mercato di gennaio, quando a Milano potrebbe tornare un campione come Ibrahimovic: "Forse ci sta pensando, non è sicuro che venga al 100%. Il passaggio sbagliato è quando si pensa che si sia proposto, la storia è un po’ diversa. Dice di essere ancora legato al Milan? Non avevo bisogno delle sue parole per capire che il Milan è ancora una squadra ambita da tanti. E' capitato anche nella gestione precedente di aver parlato con qualche giocatore. Chi viene qui è sempre gasato di vestire una maglia così gloriosa"
In chiusura un bilancio del primo anno del tecnico sulla panchina dei rossoneri: "E' un anno, ma ne sembrano passati dieci a livello calcistico e sportivo. L’ho vissuto come qualcosa di bello, con grande orgoglio. Ma non sapevo di essere terzo in classifica per punti fatti. Questo è merito del mio gruppo, un gruppo valido, di ragazzi che stanno dando tutto quello che hanno, che sta bene insieme. Poi è normale, ti chiami Milan, le aspettative sono tante, quando perdi una partita vieni giudicato in maniera eccessiva. Ma ci sta, è la storia di questo club. Ma per come i ragazzi stanno insieme e interpretano il lavoro quotidiano, sono soddisfatto. L’asticella è alta, dobbiamo ancora migliorare, ma penso si possa costruire qualcosa di importante. Quest’anno abbiamo preso sempre gol, a parte ad Udine e ora abbiamo tanti infortuni nel reparto difensivo, ma sono convinto che domani la mia squadra giocherà una grandissima partita”.