Licenziato dal club per “giusta causa” in seguito a un'intervista, l'ex centrocampista e CFO dei rossoneri ha vinto la causa al tribunale di Milano. Il club ricorrerà
Zvone Boban ha battuto il Milan. Il tribunale di Milano, sezione lavoro, ha condannato infatti lil club a pagare 5,37 milioni di euro all’ex CFO dei rossoneri nell’ambito della causa per il licenziamento dell'ex dirigente rossonero, avvenuta in seguito a un'intervista rilasciata dall'ex centrocampista croato. Prima di arrivare a sentenza, il giudice aveva ascoltato anche le testimonianze del direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini, e del direttore sportivo Frederick Massara.
In seguito alle sue dichiarazioni rilasciate lo scorso febbraio ad un noto quotidiano sportivo, con cui Boban denunciava il fatto di non essere stato coinvolto nella scelta di quello che doveva essere il nuovo tecnico dei rossoneri, Ralf Rangnick, il croato era stato allontanato dal club rossonero per "giusta causa" perché secondo Gazidis quelle affermazioni avrebbero screditato la società.
Nei mesi scorsi le parti non sono state in grado di trovare un accordo, motivo per cui la decisione l'ha dovuta prendere il giudice. Oggi la sentenza che ha dato ragione all'ex centrocampista croato e ha condannato la società a un cospicuo risarcimento.
A quanto risulta, il Milan attende le motivazioni prima di esprimere valutazioni di merito, ma conferma la ferma volontà di ricorrere in appello per tutelare la società, ribadendo la totale correttezza e legittimità delle proprie decisioni e azioni intraprese.