Nelle due ore di incontro, lo svedese e il proprietario di Red Bird hanno discusso i termini della collaborazione e si sono salutati con reciproca soddisfazione
Il sorriso di Ibra all'uscita dell'albergo teatro dell'incontro con Gerry Cardinale la dice lunga. Il ritorno dello svedese al Milan non è cosa fatta, ma si tratterebbe solo di limare i dettagli di un accordo che è stato formalizzato e in certo senso pianificato. Il ruolo è ancora tutto da capire: nella serata di ieri circolavano voci su una posizione molto operativa offerta a Ibra. In realtà il numero uno di Red Bird avrebbe fatto all'ex centravanti rossonero una proposta molto più ampia, che andrebbe al di là del solo contributo - necessario - al Milan e si allargherebbe all'intera galassia di Cardinale. Un coinvolgimento, insomma, nei progetti Red Bird tout court così come già fatto con LeBron James, da tempo socio di Cardinale in diversi affari. Intanto Ibra fa il conto alla rovescia sui social con un significativo "tic tac, tic tac".
Il proprietario del Milan, insomma, vorrebbe allargare l'orizzonte dell'influenza di Ibra sfruttando la sua immagine imponente anche nel mercato americano, dove lo svedese è molto conosciuto per via del suo passaggio, apprezzatissimo, in Mls. Chiariamo: Ibrahimovic si occuperebbe in primo luogo dei rossoneri e svolgerebbe in società quel ruolo da tempo ipotizzato di collante tra squadra, allenatore e società. La sua presenza basta e avanza per risolvere molte questioni: quella della leadership fuori dal campo, ad esempio, negli allenamenti e nella gestione dei pre e post partita. Ma il nuovo mondo prospettato allo svedese passerebbe attraverso le attività tra sport, media e intrattenimento cui tanto tiene Cardinale. Sempre all'interno di un modello di business che è molto americano.
Da una parte, quindi, lo sfruttamento dell'immagine di Ibra. Dall'altra un pieno coinvolgimento in affari che andrebbero al di là del calcio. Tutte questioni che andranno studiate ancora e per la cui definizione ci vorrà altro tempo. Fin qui ci si accontenti dei sorrisi, che non sono un affare fatto, ma la certezza che le parti stiano andando nella stessa direzione. Per il bene del Milan, certo, ma anche dei due attori principali, vale a dire Cardinale e Ibrahimovic.
FURLANI: "IBRA UN CAMPIONE, SAREI FELICE DI LAVORARE CON LUI"
Presente al consueto pranzo Uefa prima di Milan-Psg, Giorgio Furlani, ad dei rossoneri, ha commentato il possibile ritorno di Ibrahimovic a Milanello dopo l'incontro tra il campione svedese e Gerry Cardinale: "Non so nulla, ma sarei contento di lavorare con lui. Lui è un campione".