Lo svedese si congeda dal Festival di Sanremo con un monologo: "Il fallimento non è il contrario del successo, ma una parte del successo"
"Se non si fanno sfide con se stessi, non si può crescere. Quando fai le sfide, è come se scendessi in campo, e quando scendi in campo puoi vincere e puoi perdere. Io ho giocato 945 partite, ne ho vinte tante, ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho anche perso qualcuno. Ho vinto tantissime coppe, ma ne ho anche persa qualcuna. Sono Zlatan anche senza aver vinto tutte le partite, sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Se sbaglia Zlatan, puoi sbagliare anche tu. La cosa importante è fare ogni giorno la differenza". Ibrahimovic ha salutato il Festival di Sanremo con un monologo 'motivazionale', in cui ha spiegato la sua scelta extra calcio.
E ancora: "Ho fatto più di 500 gol, ma ne ho anche sbagliato qualcuno (pochi). Qualche rigore è andato male, ma il fallimento non è il contrario del successo, ma è una parte del successo. Fare niente è il grande sbaglio che puoi fare... Impegno, dedizione, costanza e concentrazione. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. Grazie Italia, la mia seconda casa”.