Grande sintonia col tecnico rossonero e una collaborazione lunga sedici anni
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In casa Milan il Covid ha costretto ai box Stefano Pioli e in panchina alla ripresa del campionato toccherà al vice Giacomo Murelli guidare la squadra contro il Napoli. Una figura rimasta nell'ombra finora, ma molto vicina al tecnico rossonero. Pioli e Murelli si conoscono infatti fin dai tempi delle giovanili del Parma e insieme, dopo le rispettive carriere da giocatore, hanno affrontato fianco a fianco le avventure alla guida di Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna, Lazio, Inter, Fiorentina e Milan. Una collaborazione forte, iniziata sedici anni fa, alimentata da una grande amicizia e dalla stesse idee di calcio.
Classe 1964, Murelli è cresciuto nelle giovanili del Parma e insieme a Pioli ha condiviso tutto il percorso fino alla prima squadra. Poi le loro esperienze calcistiche si sono divise. Dopo il trasferimento di Pioli alla Juve, Murelli ha proseguito la sua carriera in provincia, vestendo le maglie di Avellino, Parma, Tarano, Bologna, Brescello, Crociati Noceto, Colorno e Suzzara. Proprio nel'Avellino si guadagnò il soprannome di "Anti-Maradona" grazie alle sue abilità di marcatore e alla capacità di limitare il fuoriclasse argentino negli scontri col Napoli (Diego riuscì infatti a segnare solo in un'occasione).
Chiusa la parentesi da calciatore nel 2002, Murelli poi ha iniziato la carriera da allenatore partendo proprio da dove aveva smesso di giocare. In due anni al Suzzara ottiene una promozione dalla Promozione all’Eccellenza, una Coppa Italia Dilettanti e una Supercoppa Italia dilettanti. Risultati che nel 2003 gli consentono di entrare a far parte dello staff di Malesani al Modena e poi di ritrovare Pioli, subentrato nel frattempo alla guida della squadra al posto del tecnico veneto.
Promosso a vice, Murelli da quel momento è diventato l'alter ego di Pioli, seguendolo in tutte le esperienze sulle panchine di alcuni dei più importanti club di Serie A. Dal Modena al Milan. Sedici anni di collaborazione continua. Tutto con un grande rapporto di amicizia costruito nel tempo e una grande sintonia sull'idea di calcio da proporre. Una filosofia che Murelli cercherà di trasmettere direttamente ai rossoneri anche nella delicata trasferta di Napoli.