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Milan, Joao Felix: "Kakà il mio idolo, vorrei fare la storia del club come lui. Ho detto no all'Inter"

Per l'attaccante portoghese gol all'esordio in rossonero contro la Roma in Coppa Italia. "Mi piacerebbe restare"

10 Feb 2025 - 22:26
 © Getty Images

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Due presenze sono bastate per conquistare tutti. Un gol all'esordio in maglia rossonera nel successo contro la Roma nei quarti di Coppa Italia poi sabato pomeriggio il debutto nell'undici titolare nella trasferta di Empoli e già i tifosi del Milan sognano che Joao Felix resti oltre la fine del prestito secco, formula con cui l'attaccante portoghese è appena arrivato dal Chelsea. 

Ibrahimovic presenta Joao Felix
"Joao Felix si è già presentato a San Siro con una magia, è un grande talento ancora giovane ma con grande esperienza in Spagna e Inghilterra. Cercavamo un giocatore che può fare la differenza, l'allenatore lo conosce molto bene perchè può fare gol e assist. Ha dimostrato ovunque le sue qualità. Ora dobbiamo metterlo nelle condizioni di fare il meglio possibile. Quattro attaccanti insieme? Quando abbiamo fatto questo mercato abbiamo cercato di dare all'allenatore due squadre. Giochiamo tanto, servono alternative. Il mister ha tante opzioni ora. Se difendono possono giocare tutti insieme. Serve equilibrio, difendere e attaccare. Tocca a lui decidere chi far giocare, nessuno ha il posto in campo garantito. Speriamo che Joao possa diventare anche lui una leggenda del Milan. Abbiamo deciso per Joao Felix e in 5' abbiamo chiuso. Conceiçao ha spinto per lui. Lui ha dormito in casa sua, è amico di suo figlio. Quando abbiamo deciso, tutto è stato veloce".

Joao Felix
Sei qui da una settimana: cosa ti ha emozionato di più?

È stata una settimana fantastica con due vittorie, ho giocato a San Siro e segnato. Sapevo che il Milan è un club immenso. Quando ci entri capisci perché è uno dei più grandi club d'Europa.
Chi è il tuo idolo?
Il mio giocatore preferito è sempre stato Kakà. L'ho incontrato negli Usa, ho fatto un'intervista con lui. Per me è un idolo. Non mi paragono a lui ma vorrei fare la storia che lui ha fatto qui.
Quattro attaccanti in campo è un sistema sostenibile?
Certamente sì. La difesa è molto importante ma giocare con 4 attaccanti non vuol dire che non si difenda. Noi siamo attaccanti ma se c'è da difendere siamo pronti a fare il nostro lavoro in difesa. 
Il mister ha spinto per portarti qui: come ti ha spiegato il progetto?
Io lo conoscevo, ci ho giocato anche contro e l'ho seguito. Mi ha detto che voleva che giocassi nel mio ruolo e questo è quello che mi ha convinto a venire al Milan.
Cosa non sei riuscito a fare finora? Ti piacerebbe restare qui?
Per ora sono in prestito fino a giugno, vediamo come va. Per ora mi sta piacendo tutto, il club, le strutture e sono stato ben accolto. Ma nel calcio le cose possono cambiare. Ma se ci fosse la possibilità mi piacerebbe restare. Tutti i club in cui sono stato volevano che facessi il meglio per la squadra. L'importante è perseverare, andare avanti.
Per te è un'occasione per far vedere il tuo valore?
Tutto quello che posso fare lo farò in tutti i momenti della partita. Cercherò di fare il mio meglio, sarò a disposizione del mister e della squadra.
Come ti ha accolto Leao? Ti ha convinto a venire qui?
Lui è stato il primo a telefonarmi per chiedere se era vero che sarei venuto, se avevo firmato. Mi è sembrato contento e anche io. Abbiamo un buon rapporto fuori e anche in campo abbiamo una buona intesa.
C'era anche l'Inter su di te?
Sì, il mio agente me ne ha parlato. Mi ha detto che l'Inter era interessata. Ma avevo già iniziato a trattare col Milan e avevo già in mente di venire al Milan. Ho detto che sarebbe stato impossibile, avevo già deciso di venire qui.
Perché il 79?
È un numero a cui sono molto legato, il mio primo numero da professionista. È un numero speciale, sarà sempre presente nella mia carriera. Mi è sempre piaciuto.

Ibrahimovic sulle polemiche arbitrali di Empoli 
"Ai miei giocatori chiedo sempre di esser educati e rispettosi verso l'arbitro, ma a Empoli ho chiesto all'arbitro più rispetto per il Milan e per i giocatori. Perché non è la prima volta". Così l'advisor del Milan Zlatan Ibrahimovic sulle polemiche arbitrali dopo la gara di Empoli. "Il fallo su Walker era molto pericoloso, fuori dal calcio che piace a tutti, poteva restare fermo anche un anno. Mentre sull'espulsione di Tomori non è accettabile una cosa del genere. C'era prima un fuorigioco. Manderemo una lettera all'Aia".