Il Ministro degli Interni, grande tifoso rossonero: "Comportarsi così con un arbitro è un pessimo esempio"
Il calcio di rigore fallito da Gonzalo Higuain alla prima partita contro la sua ex squadra e soprattutto l'espulsione rimediata nel finale della sfida contro la Juventus hanno fatto molto rumore, tanto da coinvolgere anche la politica. In particolare l'atteggiamento del Pipita negli ultimi minuti della gara di San Siro non è andato giù al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, che a margine dell’incontro al Viminale per parlare del problema della violenza sugli arbitri ha dichiarato: "Da milanista mi sono vergognato".
"Il calcio è lo specchio di un Paese - ha detto Salvini - Da tifoso rossonero mi sono vergognato del nostro centravanti, che è stato indegno. L’esempio arriva dall’alto: se a casa i ragazzini vedono che puoi andare faccia a faccia con l’arbitro, tu campione che guadagni tanti soldi, allora tutti sentono di poter fare altrettanto. Spero gli diano una squalifica lunga, lunga, lunga: chiedere scusa dopo è segno di ravvedimento, ma uno deve pensarci prima".
Non solo l'attaccante argentino nel mirino di Salvini, che ha auspicato pene più severe per gli autori di violenze sui direttori di gara: "Chi sbaglia paga, bisogna bastonare". "Siamo di fronte ad un'emergenza educativa prima che securitaria - ha spiegato il ministro dopo l'incontro convocato in seguito alla vicenda dell'arbitro picchiato a Roma - Non pensavo ci fossero da difendere i campi di calcio, ogni anno ci sono centinaia di aggressioni agli arbitri e tre quarti delle violenze sono commesse da tesserati (calciatori, allenatori, dirigenti)".
"Due giornate ad Higuain? Sono poche. Certo, da tifoso del Milan potrei anche essere contento, ma da sportivo, mentre ci sono 300 arbitri che vengono aggrediti in un anno sui campi dei dilettanti di tutta Italia, un professionista come lui non può andare faccia a faccia contro l'arbitro come è successo domenica". Con queste parole - rilasciate in esclusiva al direttore di Leggo Davide Desario nel corso di un'intervista - il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato la squalifica di due turni comminata al centravanti del Milan Higuain.
"Basta negoziare sulla passione di questi ragazzi che hanno solo voglia di stare in campo e dare un contributo al mondo del calcio. Serve una pena certa per la violenza contro gli arbitri. Tutti devono sapere che chi sfiora un arbitro deve essere sanzionato con pene fino all'allontanamento dei colpevoli dal mondo del calcio. Non vogliamo più persone che generano questo tipo di fenomeni". Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in conferenza stampa al Viminale. Il tema della violenza contro gli arbitri, ha spiegato il nuovo numero 1 di via Allegri, avrà "priorita' assoluta nel prossimo consiglio federale. Stiamo avviando un percorso di ampio rinnovamento, dobbiamo dare segnali immediati. Ci sarà anche una elevata sanzione per quanto riguarda la pena edittale di certi comportamenti: due mesi sono troppo pochi, dobbiamo cominciare a pensare a sanzioni nell'ordine di uno o due anni fino all'allontanamento dei violenti. Fermo restando che se ci sono responsabilità dirette o indirette in capo alle società dobbiamo intervenire" ha aggiunto Gravina.