L'inglese, che in patria alcuni vorrebbero di nuovo in nazionale, sarà assente col Lecce: pronto Bennacer dietro la punta
di Arturo CalcagniSe la difesa non brilla per efficienza e sicurezza, il Milan sta mettendo in mostra potenzialità offensive che i tifosi rossoneri non vedevano da anni. Quando siamo ai primi di aprile, Pioli ha portato già quattro calciatori in doppia cifra a livello di gol realizzati: Giroud (14 centri), Pulisic(12), Leao (11) e Loftus-Cheek(10). Per ritrovare una statistica simile bisogna tornare fino alla stagione 2008/2009: era il Milan di Ancelotti con stelle del calibro di Pato, Kakà, Inzaghi e Ronaldinho. Difficile fare un confronto, non sottolineare come il contributo portato da Pulisic e Loftus-Cheek, arrivati entrambi dal Chelsea a giugno sia stato fondamentale. L'inglese in particolare, sta marciando a numeri record, e in patria c'è chi lo vorrebbe in nazionale in vista di Euro 2024.
Il ct Southgate non lo ha preso in considerazione nemmeno nel corso delle ultime amichevoli e a Milanello di certo non piangono: il 28enne può mantenere la testa solo sul Milan. Con i suoi inserimenti dietro le spalle di Giroud l'ex Crystal Palace è divenuto un fattore, tanto da essere un vero e proprio intoccabile. Dal 2 dicembre scorso infatti, Loftus è stato titolare in 21 delle 22 partite disputate dai rossoneri in tutte le competizioni. Sol col Rennes, in terra francese, è entrato a gara in corso nella ripresa. Risultato? 3-2 per i francesi. Insomma, fare a meno di lui è quasi impossibile, un po' come Leao. Col Lecce a San Siro però, complice la squalifica, il classe 1996 resterà in tribuna.
Pioli, che non vuole passi falsi per proseguire il momento d'oro che va avanti da inizio 2024, deve trovare una soluzione alternativa all'inglese: la pista più praticabile è quella di avanzare Bennacer. Con l'algerino dietro alla punta, ecco che Adli e Reijnders andrebbero a comporre la coppia di centrocampo. Altrimenti c'è la soluzione Pulisic trequartista e Chukwueze confermato sulla fascia destra. Idea suggestiva ma di difficile attuazione. Così, un Milan già balbettante dietro, diventerebbe davvero troppo offensivo. Gli equilibri, si sà, vengono ormai prima di tutto.