Il tecnico rossonero alla vigilia della sfida coi neroverdi: "La squadra è in crescita. Ibra? non ci penso"
Domenica a San Siro sarà il giorno della grande festa per i 120 anni di storia del Milan (con protagonista la Walk of Fame delle leggende rossonere), che inizierà nell'intervallo della sfida con il Sassuolo, ma contro gli emiliani il tecnico del Diavolo, Stefano Pioli, va soprattutto a caccia della terza vittoria consecutiva in campionato: "Vediamo la luce, ma non siamo usciti completamente dal tunnel - ha detto il tecnico nella conferenza della vigilia - la squadra è in crescita, ma c'è tanto da fare e da migliorare". Poi un aggiornamento sulle condizioni di Caldara ("È a disposizione") e sul mercato: "Ibra? Penso solo a domani, c'è tempo".
"La partita contro il Sassuolo è un'opportunità, dovremo fare bene" esordisce il tecnico rossonero, che vuole fare più punti possibili prima della sosta per avvicinare la zona Europa: "Sapevamo l'importanza di queste gare. Tutti dobbiamo avere la voglia per finire bene questa prima parte di stagione - ha detto - Vediamo la luce ma non siamo usciti completamente dal tunnel. Se vogliamo brillare dobbiamo insistere. La squadra sta crescendo anche dal punto di vista tecnico. Giocate con pulizia e passaggi riusciti. La testa è più positiva. Dobbiamo insistere sui nostri concetti: idee, qualità e intensità".
Contro i neroverdi Pioli va verso la conferma della stessa formazione che ha vinto le ultime due: "Ho trovato la formazione ufficiale? Non è questione di formazione ufficiale. Io cerco sempre di schierare la formazione migliore. Se verranno confermati gli stessi undici significa che le prestazioni sono state di alto livello. Ma c'è tanto da fare e da migliorare". "Europa? La classifica non è quella che vogliamo ma pensiamo a domani, giocheremo contro un Sassuolo che gioca un buon calcio e con una qualità medio alta".
La festa di domani? "Un onore partecipare e questo fa capire che il Milan non è una società come le altre. Dobbiamo fare una prestazione da Milan".
Sul ritrovo del Milan in hotel: "È stata una mia richiesta, pranziamo insieme oggi e poi i ragazzi andranno a riposare. Abbiamo lavorato molto bene in settimana. Ora i ragazzi vanno a riposare poi domani ci ritroveremo in hotel, così avremo un tragitto meno lungo".
Su Pioli come tranquillizzatole: "Dall'esterno si ha un'opinione di me diversa. Non sono così buono e malleabile. Ho molto più entusiasmo di quello che dimostro. Sono soddisfatto perché vedo lavorare bene la squadra e questa è la cosa più importante". Cosa significa il Milan per Pioli? "Il Milan è stato al top a livello mondiale e ha rappresentato una società organizzata e mentalità vincente. È stato un punto di riferimento per tutti. Io spero di fare bene poi non so quello che sarà il futuro. Una mia griffe? Ce l'avrei, ma non è il tempo di dirlo".
Poi il discorso si sposta sul mercato imminente e sul possibile arrivo di Ibra: "Penso solo a domani, a gennaio risponderò sulle faccende di mercato. Dopo ci sarà tempo per parlarne, adesso abbiamo bisogno di punti e c'è una classifica da migliorare. Berlusconi dice che lo vuole al Monza? Beato lui. Io penso a lavorare non a Ibra". Piatek? "È la squadra che deve giocare e approcciare bene le partite. Se siamo squadra le individualità vengono esaltate".
A proposito di individualità, il tecnico ha parlato anche di Bonaventura"(È un giocatore importante. Devi avere giocatori pronti ad interpretare tutte le situazioni con qualità. Jack è uno di questi"), di Paquetà ("Sta bene ed è un giocatore di qualità, vedrò le scelte che farò per domani") e di Leao ("Non ho mai detto che sia un attaccante centrale. È stato preso perché ha un potenziale importantissimo e perché inizialmente il Milan doveva giocare con le due punte. Poi può fare qualsiasi cosa, lui sta lavorando per ampliare il suo bagaglio tecnico e ha bisogno di tempo per migliorare") e ha annunciato il ritorno tra i disponibili di Caldara: "Se è convocato vuol dire che è a disposizione e può giocare. Le due partite in Primavera gli hanno dato ritmo e va gestito perché non è al 100%".
Conclusione sui pericoli neroverdi: "Berardi bestia nera? È chiaro che teniamo in considerazione le qualità degli avversari. Berardi ha grandissima qualità, ma ci sono anche Caputo e Boga"