Il giorno dopo Lecce scattano le valutazioni: Pioli non rischia, ma i numeri fanno riflettere
di Arturo CalcagniIn casa Milan la vittoria col Psg è già un lontano ricordo. Il pomeriggio di Lecce, che ha evitato un ko che avrebbe avuto del clamoroso, ha riportato i rossoneri sulla terra: altro successo mancato in Serie A (non arriva dal 7 ottobre a Genova) e gli ennesimi infortuni muscolari con protagonisti Calabria e Leao. Ma soprattutto un verdetto ormai chiaro ed evidente: la seconda stella per i 19 volte Campioni d'Italia è una chimera. Il campo parla chiaro e i nerazzurri appaiono decisamente lontani.
Partiamo però dai numeri: nelle ultime quattro giornate il Milan ha raccolto appena 2 punti sui 12 disponibili. Sprecando peraltro due turni sulla carta favorevoli al cospetto di Udinese e Lecce. Pensare che in occasione dell'ultima sosta i rossoneri erano davanti all'Inter con un punto di vantaggio fa venire i brividi. Domani la situazione potrebbe drammaticamente ribaltarsi per Pioli: se i cugini vinceranno col Frosinone, la distanza in favore di Inzaghi ammonterebbe a quota 8 lunghezze. Scontato dire che lo scudetto per il Milan è un miraggio.
Senza seconda stella, concretamente l'obiettivo più raggiungibile se confrontato alla Champions, Pioli sarebbe praticamente al passo d'addio a fine stagione. Il tecnico parmense, finito nel mirino dopo il cambio Musah-Calabria al Via del Mare (francamente inspiegabile vista la presenza di Florenzi in panchina), non ha ancora trovato una soluzione sul fronte infortuni. In Salento sono andati ko pure Leao e Calabria, portando a quota 22 gli infortuni muscolari in stagionale. Se pensiamo che si è ancora a novembre il dato fa impressione. E non può essere certamente sfortuna come ammesso dallo stesso allenatore rossonero in conferenza stampa.
Non può essere configurata come sfortuna l'ennesima rimonta subita, la seconda di fila in trasferta dopo Napoli (anche al Maradona da 0-2 a 2-2). Ancora: il Milan ha cestinato già quattro punti lontano da casa in questa prima parte di stagione, due in più di quelli persi nelle precedenti tre stagioni di Serie A messe assieme. A Milanello l'unità di crisi è scattata: vietati ulteriori passi falsi dopo la sosta con la Fiorentina (sarà assente pure Giroud dopo il rosso). Se non sarà così la zona Champions sarebbe a rischio, e di conseguenza pure Stefano Pioli.