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Come in Supercoppa e a Empoli, il portoghese è ancora decisivo dalla panchina, mentre il messicano è quel bomber d'area di rigore sin qui mancato
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Contro il Verona la cosa più importante era vincere per non perdere il treno Champions League e per evitare giorni burrascosi a poche ore dalla decisiva sfida con il Feyenoord. L'obiettivo è stato raggiunto non senza qualche difficoltà di troppo, contro una squadra che solo una settimana fa aveva preso cinque pappine in casa dall'Atalanta. Il gioco continua a latitare, mancano fluidità e precisione nelle giocate, ma Sergio Conceiçao per l'ennesima volta è stato bravo a cambiare l'inerzia del match con i cambi. L'ingresso di Rafa Leao, dopo Supercoppa e Empoli, è risultato ancora decisivo e il suo impiego part-time è stato alla base degli ultimi 6 punti conquistati. L'atteggiamento ultra offensivo è di aiuto al ragazzo, unito alla stanchezza che si fa sempre più sentire negli avversari con il passare dei minuti. Così, dopo il gol che ha aperto le marcature a Empoli, il portoghese ha mostrato tutta la sua classe (troppo spesso a intermittenza) con il fantastico assist al volo per Santi Gimenez. Azione iniziata dall'altro cambio all'intervallo, Alex Jimenez, che con uno scavetto ha messo in azione il compagno.
Chi, invece, si è preso il Milan dopo solo tre partite (considerando anche il debutto assoluto in Coppa Italia) è Gimenez: per larghi tratti del match, l'ex Feyenoord ha toccato pochi palloni, ma ha un fiuto del gol fuori dal comune e in area si fa trovare sempre pronto. La spesa per lui è stata ingente, ma uno come lui mancava come l'ossigeno in questa squadra e sta ripagando la fiducia a suon di gol. Il messicano è diventato il terzo giocatore ad andare a segno in ciascuna delle prime due presenze di Serie A con la maglia del Milan nell’era dei tre punti a vittoria (tra coloro alla stagione di debutto assoluto nella competizione) dopo Andriy Shevchenko nel settembre 1999 e il compagno Christian Pulisic nell'agosto 2023.
Buoni segnali arrivano anche dalla tenuta della difesa, visto che Maignan (un po' impreciso anche oggi dopo la papera di Rotterdam) ha tenuto inviolata la porta a San Siro dopo due mesi. Ancora buono l'impatto di Joao Felix, alla terza di fila da titolare dopo che al Chelsea faceva quasi fatica ad andare anche solo in panchina: il connazionale piace tanto a Conceiçao, che lo vede più adatto di Leao quando schiera il 4-4-2. L'ex promessa del calcio lusitano va sempre alla caccia del pallone, si muove su tutto il fronte d'attacco e oggi gli è mancata solo la giocata vincente. Contro il Feyenoord sembra improbabile che il Milan parta con i Fab Four dal primo minuto, soprattutto per una questione d'equilibrio, e uno dei due portoghesi (Joao Felix e Leao) sembra candidato a partire dalla panchina. Un dubbio che sarà sciolto solo a poche ore dal match che vale tanto sia dal punto di vista sportivo che economico.