Il tecnico rossonero pensa all'ex Sunderland come esterno destro del centrocampo a cinque
Genova per lui, evidentemente, è terra di conquista. Un campo di battaglia da conquistare attaccando a testa bassa o giù di lì. Vincenzo Montella ci ha preso gusto. Ha cambiato sempre e cambierà ancora, questa volta buttando nella mischia un altro giocatore offensivo per rendere il più possibile pericoloso il suo Milan. E allora eccola l'ultima suggestione: Fabio Borini esterno destro del centrocampo a cinque. Come non bastasse la naturale propensione della squadra ad attaccare e difendere magari così così. E in effetti, data per consolidata l'intenzione di tenere molto alti i terzini, perché a questo punto non provare in quel ruolo un giocatore che fa dell'aggressione degli spazi il suo pregio maggiore?
Fatto sta che al Marassi il Milan potrebbe presentarsi con l'undicesimo vestito diverso in undici partite. Niente di innovativo in difesa, dove la linea a tre permette - o prevede - al massimo un cambio tra Romagnoli, Zapata e Musacchio (questa volta dovrebbe essere il colombiano il sacrificato). E niente di particolarmente bizzarro nemmeno in attacco dove Kalinic è diventato, com'era prevedibile, un punto fermo e questa volta dovrebbe trovare al suo fianco Suso. Il reparto da ritoccare, quindi, non poteva che essere il centrocampo dove, a parte il prevedibile turnover tra Bonaventura e Cahlanoglu, non restava che giocarsi la carta della follia con Borini, appunto, al posto di Abate.
Lo farà davvero? Vedremo, ma la certezza è che questa idea gli frulla in testa da qualche tempo e potrebbe anche non essere del tutto sbagliata. Ora: è chiaro che non può essere una soluzione per tutte le partite e tutte le stagioni e d'altronde la profondità della rosa messa a disposizione di Montella non solo permette variazioni sul tema ma quasi li reclama. Però può essere una soluzione buona per qualche arrembaggio. Magari proprio come quello che il Milan tenterà a Genova contro la Samp.
Tatticamente l'idea ha una logica, ovviamente. La Samp non aspetterà il Milan e proverà a sfruttare la spinta emotiva del Ferraris per aggredirlo. Montella, quindi, non sbaglia a pensare che i suoi potrebbero doversela giocare in contropiede e che, quindi, Borini a destra potrebbe farsi valere eccome. Non solo, però, perché l'altra evidenza è che se Giampaolo dovrà preoccuparsi anche a difendere su un altro giocatore spiccatamente offensivo, dovrà a sua volta rinunciare a una parte delle sue intenzioni bellicose. Quindi cercherà di attaccare Borini ma dovrà anche stare attento a non essere attaccato da Borini ben sapendo che metterla su chi picchia più forte potrebbe essere realmente pericoloso. Come poi andrà l'esperimento di Montella - che sta dimostrando di avere idee interessanti - lo scopriremo domenica all'ora di pranzo. Perché la Samp darà la misura sul valore del Milan. E il rischio, quando provi a conquistare un porto, è sempre quello di colare a picco.