I neroverdi erano costati la panchina ad Allegri e furono l'ultima avversaria di Seedorf. Torna il sereno a Milanello, ma alla ripresa c'è il Napoli
A Reggio Emilia la pioggia non ha dato tregua, ma sulla testa di Montella è tornato il sereno. La vittoria con il Sassuolo ha salvato la sua panchina, gli ha regalato il 7° posto solitario e la possibilità di preparare la super-sfida contro il Napoli dopo la sosta. E' proprio la gara del San Paolo la prova del nove per il suo Milan, forte con le deboli e deboli con le forti. Contro Hamsik e compagni il risultato è più importante della prestazione.
Il Sassuolo è solo lontano parente della squadra di Di Francesco, che nel recente passato aveva fatto fuori Allegri e aveva segnato il capolinea di Seedorf, e per di più è sceso in campo senza il suo miglior giocatore, quel Domenico Berardi che quando si trova di fronte il Diavolo si scatena. Un brodino salutare in queste giornate uggiose per Montella e che rischia di rimanere tale se alla ripresa del campionato il suo Milan incapperà nell'ennesima sconfitta contro una grande. Perché, classifica alla mano, è proprio quello il tallone d'Achille dei rossoneri, che hanno perso tutte le gare contro chi sta davanti (Juve, Inter, Lazio, Roma e Sampdoria in ordine di graduatoria).
Montella crede ancora nel quarto posto, perché manca ancora una vita alla fine del campionato ed è convinto che davanti inevitabilmente rallenteranno, ma non c'è dubbio che i rossoneri debbano invertire la rotta negli scontri-diretti. In un campionato così anomalo, in cui le grandi fanno sempre un sol boccone delle piccole, è davvero fondamentale per recuperare punti vincere i big-match. Serve maggiore attenzione e cinismo, sfruttare ogni minima occasione e non demoralizzarsi quando si va sotto nel risultato.
Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, al San Paolo contro la prima della classe ecco la vera prova del nove, la gara che può rilanciare le ambizioni del popolo milanista o che può affossarle definitivamente e condannare Bonucci e compagni a un campionato da comprimari. La squadra di Sarri sta attraversando un momento di appannamento ed è forse il momento migliore per trovarsela davanti. A patto che il Milan non sia quello dei primi 35' di ieri, timoroso e troppo schiacciato all'indietro. Al San Paolo sarà fondamentale l'approccio alla gara, perché se Mertens e compagni vanno in vantaggio diventa complicato riagguantarli. Montella può aggrapparsi a un Kessie ritrovato, a un Bonucci finalmente senza sbavature e al solito sinistro di Suso, implacabile fuori casa (4 gol su 5). Resta il nodo attaccante, con Kalinic avulso dal gioco e poco servito, e la sensazione che per sognare la Champions serve un attaccante da 20 e più gol. Quello che hanno in rosa tutte le grandi rivali...
Dopo aver perso le prime tre partite disputate al MAPEI Stadium in Serie A contro il Sassuolo, il Milan ha vinto le ultime due senza subire gol.
Il Milan ha segnato almeno due reti in cinque delle ultime nove partite di Serie A, mentre ha mancato l’appuntamento con il gol nelle restanti quattro.
Il Sassuolo non ha ancora vinto una sfida casalinga in questa Serie A (2N, 4P): i neroverdi non segnano al MAPEI Stadium in campionato da settembre contro la Juventus.
Partita numero 2800 per il Milan in Serie A: il bilancio vede 1346 successi, 830 pareggi e 624 sconfitte.
Sono ora quattro i gol concessi dal Sassuolo sugli sviluppi di calcio d'angolo, record negativo in questa Serie A (al pari del Verona).
Il Milan ha eguagliato il proprio record di tiri nello specchio in una partita di questo campionato (10).
I rossoneri hanno inoltre centrato lo specchio della porta con 10 dei 13 tiri effettuati (escl. respinti), il 77%, record per i ragazzi di Montella in questa Serie A.
Quattro dei cinque gol segnati da Suso in questo campionato sono arrivati in trasferta.
Quattro dei cinque gol in Serie A di Alessio Romagnoli sono arrivati di testa sugli sviluppi di calcio d'angolo.
Entrambi gli assist forniti da Fabio Borini in questa Serie A sono stati per Suso.