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L'ANALISI

Milan, orgoglio e nervi tesi: la formula Conceiçao per ora basta ma la squadra resta convalescente

I rossoneri strappano tre punti in rimonta, ma fanno discutere le bocciature di Theo e Leao oltre al litigio con Calabria

27 Gen 2025 - 00:07

Una grande reazione d'orgoglio, tre punti fondamentali conquistati, ma poco altro da salvare. Il day after di Milan-Parma racconta di una squadra certamente viva, ma ancora convalescente e alla ricerca di una nuova identità. L'esperienza di Conceiçao sulla panchina rossonera è stata finora una vera e propria montagna russa: il trionfo in Supercoppa seguito da un paio di docce fredde in campionato (il pari col Cagliari e il brutto ko con la Juve), i tre punti in Champions col Girona, poi quelli rocamboleschi con gli emiliani. Tutto vissuto con i battiti a mille, l'adrenalina alle stelle e, almeno nel caso del successo più recente, con i nervi a fior di pelle.

Il pomeriggio di San Siro verrà infatti ricordato soprattutto per la rissa sfiorata tra il tecnico e Davide Calabria, poi minimizzata dai due come una questione di campo, ma anche per la sonora bocciatura di Theo Hernandez e Rafa Leao, tenuti in panchina nella ripresa dopo un primo tempo da dimenticare. I due componenti della corsia sinistra rossonera sono tornati sotto i riflettori come già era accaduto con Fonseca, confermando come la scarsa continuità tra un match e l'altro sia al momento il loro problema principale. Conceiçao ha comunque già annunciato la loro titolarità in Champions ed è pronto a dar loro un'altra chance.

Una riflessione approfondita va fatta anche sui centravanti, che al momento non riescono in alcun modo a garantire gol e faticano anche a rendersi utili alla manovra. Morata contro il Parma si è mosso tanto ma male, è finito spesso in fuorigioco e non è mai stato davvero pericoloso. Abraham per ora sembra più una mossa della disperazione, l'uomo con cui andare alla ricerca di centimetri e che può tornare utile quando c'è da far piovere palloni in area di rigore, ma che non dà molte altre garanzie.

Segnali positivi sono arrivati da Fofana, che però salterà il derby per squalifica, e dal solito Reijnders, già arrivato in doppia cifra. Ancora lontano dalla condizione migliore Bennacer, la vera sorpresa è stato Pavlovic, che ha disputato una gara di grande carattere su entrambi i lati del campo e che si candida a una maglia da titolare anche nella sfida con l'Inter.

La stracittadina di domenica prova sarà un ulteriore banco di prova per il Milan, che dovrà necessariamente abbassare il tasso di nervosismo e alzare quello tecnico per provare a replicare il successo dell'andata e, soprattutto, cercare un po' di continuità che dia nuova linfa alla classifica.

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