L'allenatore del Milan, Stefano Pioli: "Maignan? Difficile dire quando tornerà, sarà lunga"
Il Milan di Pioli riparte dalla Salernitana in Serie A. All'Arechi, all'ora di pranzo, i rossoneri non possono sbagliare per provare a ricucire il distacco col Napoli capolista, ma devono fare i conti con l'emergenza infortuni da Maignan agli attaccanti Rebic e Origi che costringeranno Giroud agli straordinari dopo il Mondiale: "Il primo responsabile sono io, stiamo cercando di capire come risolvere la situazione - ha ammesso il tecnico rossonero -. Mentalmente siamo carichi, abbiamo bisogno di tornare a giocare perché abbiamo fame di vincere ancora". Assente certo Maignan: "Non sappiamo dire quando tornerà, la cicatrice non è guarita e non possiamo caricare il lavoro".
Inizieremo a toccare con mano questa situazione da domani. Una cosa anomala per tutti, dopo aver giocato solo una parte del girone d'andata. La cosa più importante è partire bene domani, ripartendo con la stessa voglia e qualità di sempre.
Il nostro umore è orientato sulla partita di Salerno. Abbiamo grande voglia di giocare questa partita, ciò che vedo è questo. Abbiamo avuto recuperi importanti e qualche infortunio di troppo, ma credo che settimana prossima avremo altri recuperi. La squadra ha bisogno di giocare e nelle amichevoli fatte ci siamo focalizzati su situazioni particolari da migliorare.
Ho trovato tutti bene sia mentalmente che fisicamente. Il riposo fatto gli ha permesso di smaltire la delusione per chi ha perso la finale al Mondiale, e sono disponibili.
L'obiettivo è essere competitivi, ma non dobbiamo fare la corsa su nessuno se non su noi stessi. Servono più di 85 punti per vincere il campionato e possiamo finire il girone d'andata meglio dell'anno scorso, ma bisognerà andare forte. Non dobbiamo pensare troppo in là, ma pensare alla Salernitana perché giocheremo contro un avversario tosto e in un ambiente caldo. Non ci interessano gli altri risultati.
Ho fatto loro i complimenti perché hanno dimostrato il loro valore. Erano soddisfatti di tornare a Milanello ed è sicuramente positivo per noi.
In questo momento non è possibile dirlo, sicuramente non sarà una cosa breve. Tutto ci dice che non possiamo caricare il lavoro.
Siamo in corsa per quattro obiettivi, di sicuro vogliamo vincere qualcosa. Siamo entrati nella storia vincendo lo scudetto, ma vogliamo rimanerci e per farlo dobbiamo continuare a vincere. Se vogliamo ritenerci una squadra vincente dobbiamo credere di poter ancora vincere. Di fame ne abbiamo tanta.
Sicuramente è una delle cinque situazioni su cui ci siamo concentrati e su cui dobbiamo lavorare meglio.
Giocando ha alzato il suo livello, far giocare chi ha trovato meno spazio era l'obiettivo delle amichevoli. Deve crescere in tante situazioni, ma faccio affidamento su di lui anche se in quella posizione abbiamo tante possibilità.
Non mi interessa ciò che mi dicono dalla Francia su Maignan, per le nostre valutazioni non possiamo forzare sul suo infortunio. Oggi ho a disposizione 23 giocatori e sono abbastanza per affrontare la sfida di Salerno.
Nelle amichevoli ho dato minutaggio a tutti, ma il secondo è Tatarusanu. Ho fiducia in lui e Mirante. Giroud è reduce dal Mondiale e sta bene, poi ho altre soluzioni come Lazetic e De Ketelaere.
Non credo che siano infortuni lunghi quelli di Origi e Rebic, ma non ho bisogno di sollecitare la dirigenza. Se ci sarà possibilità di migliorare la rosa, lo faranno.
Importante sì, ma non decisiva. Noi dobbiamo guardare alle nostre cose, perché è inutile guardare gli altri se poi noi non facciamo il nostro.
Non ho alcun dubbio sull'aspetto mentale della mia squadra. Avremo difficoltà contro la Salernitana perché ha creato difficoltà a tutte le squadre, ma sicuramente affronteremo al massimo la sfida. Mi fido molto dei miei giocatori.
Era partito bene, poi ha pagato a livello fisico. Al Mondiale ha lavorato bene e anche con noi l'ho visto in crescita. Mi aspetto miglioramenti da lui.