VERSO LECCE-MILAN

Milan, quattro titolari rischiano il posto col Lecce: Conceiçao fa le prove e lancia Sottil e Bondo

Theo e Leao verso la panchina al pari di Gimenez e Joao Felix

06 Mar 2025 - 17:25

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© Getty Images | Fonseca-Conceiçao, la media punti fa riflettere: Sergio (1.40) sta facendo peggio dell'attuale tecnico del Lille (1.57)

In attesa di novità dal summit in programma a New York tra Cardinale e Furlani, Conceiçao sta studiando il Milan che andrà ad affrontare sabato il Lecce (ore 18). Dopo una settimana intera di lavoro a Milanello, una novità per il tecnico portoghese che ha dovuto affrontare un calendario fittissimo dopo il suo arrivo a gennaio, l'ex Porto starebbe pensando di rivoluzionare l'undici titolare in vista della sfida al Via del Mare.

Se Maignan e Pavlovic saranno fuori dai giochi causa squalifica, non sarà così per altri big che potrebbero accomodarsi in panchina per scelta tecnica. Theo Hernandez, Fofana, Leao e Gimenez infatti, non sono stati provati da Conceiçao nella formazione tipo dell'ultimo allenamento: al loro posto rispettivamente Bartesaghi, Bondo, (sarebbe l'esordio assoluto, al suo fianco Reijnders), Sottil e Abraham, quest'ultimo provato da attaccante titolare dopo alcuni match trascorsi in panchina. Si accomoderebbe in panchina anche Joao Felix, entrato in corsa con la Lazio e pupillo dell'allenatore 50enne.

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L'altro escluso, bocciato già nel corso del primo tempo con i biancocelesti sarebbe Musah, con Alex Jimenez schierato come laterale del trio offensivo alle spalle dell'ex Roma. Così Pulisic giocherebbe trequartista, con Walker che ritroverebbe la titolarità dopo la lunga assenza. La linea difensiva inoltre sarebbe completata da Sportiello, Thiaw e Gabbia.

Da segnalare il rientro di Alessandro Florenzi che è tornato ad allenarsi col gruppo: dopo il pesante infortunio accusato in estate, l'ex Roma tornerà tra i convocati. A 48 ore dalla gara con il Lecce quindi, Conceiçao sta pensando seriamente di cambiare faccia al Milan nella speranza di 'risvegliare' i presunti leader dello spogliatoio, chiamati a cacciare fuori l'orgoglio allo scopo di salvare almeno la faccia.