Dagli anni in Goldman Sachs alla creazione del fondo che vuole la società rossonera: tra finanza, informatica, telecomunicazioni e sport
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La settimana che sta per cominciare sembra essere quella decisiva per il passaggio del Milan a RedBird, affare definito negli ultimi giorni dopo il tramonto della trattativa con Investcorp. Sarà anche il momento dello sbarco di Gerry Cardinale a Milano per le firme del caso. Il 53enne originario di Philadelphia è pronto dunque ad aggiungere un club di Serie A agli investimenti di RedBird, fondo creato nel 2014 dopo la laurea a Oxford nel 1991 e i venti anni di esperienza in Goldman Sachs.
D'altronde lo sport, assieme ai servizi finanziari, all'informatica e alle telecomunicazioni, è uno dei settori da sempre prediletti da Cardinale che ha investito nel Liverpool, avendo acquisito il 10% della Fenway, controllante dei Reds (ma anche dei Boston Red Sox di baseball). E poi gestisce l'85% del Tolosa: insomma, per Cardinale il Milan non sarà certo un salto nel buio. Al momento RedBird ha in gestione circa 6 miliardi di dollari e partecipa in oltre 30 società.
Leggendo la biografia sul sito di RedBird, si afferma che alla base della filosofia di Cardinale - che vanta un patrimonio stimato di oltre un miliardo di dollari - c'è collaborazione con i fondatori e con gli imprenditori legati agli investimenti e da sempre è in prima linea per garantire diversità, equità e inclusione all'interno delle varie società.