Il tecnico rossonero affronta il playoff di Europa League contro la squadra bretone. Al suo fianco ha parlato Gabbia.
Le vittorie in campionato hanno ridato entusiasmo al Milan, ma per i ragazzi di Stefano Pioli ora è tempo di pensare nuovamente all'Europa. Non più la musichetta della Champions League, ma l'ambizione di fare bene in Europa League: "Ovviamente siamo un gradino sotto, ma è una competizione importante con ottime squadre. La nostra ambizione è di arrivare fino in fondo - ha commentato in conferenza il tecnico -, ma non sarà facile. Il Rennes è un'ottima squadra e dovremo farci trovare pronti".
"Non aver mai vinto questa competizione è uno stimolo in più - ha commentato Pioli prima della conferenza stampa -. Qualche mese fa c'è stata la delusione, ma ora la nostra Champions è l'Europa League e dobbiamo restare concentrati perché il Rennes sta molto bene. Dobbiamo avere l'ambizione di arrivare fino in fondo a questa competizione, anche se sarà molto difficile e con squadre fortissime come Leverkusen e Liverpool che sono prime nei rispettivi campionati". Un po' di dubbi per la difesa: "Kjaer sta bene e ha recuperato, penso possa giocare. Thiaw sarà convocato anche se ha pochi minuti nelle gambe". Sull'avversario: "Li abbiamo seguiti da tempo, sono una squadra giovane, rapida e verticale".
LE PAROLE DI PIOLI IN CONFERENZA
Il Rennes è un avversario scomodo?
Sì, per due motivi. Le partite a livello europeo sono sempre difficile, poi abbiamo studiato a lungo il Rennes ed è una squadra difficile da affrontare, da non sottovalutare.
Che competizione è l'Europa League?
Molto importante, ovviamente un gradino sotto la Champions League, ma le squadre che partecipano a questa competizioni sono importanti. Non possiamo guardare troppo avanti anche se siamo ambiziosi, ora pensiamo al Rennes perché in una settimana si decide tutto e se noi stiamo bene, anche loro non scherzano.
Cosa serve per vincere l'Europa League al Milan?
Della sera a Newcastle rimane la delusione dell'eliminazione dalla Champions League, ma non potevamo disperdere energie nel pensare a quello che avrebbe potuto essere. Le nostre motivazioni sono tutte nella nostra Europa League e ora veniamo da quattro anni dopo agli inizi per molti di noi era la prima volta in Europa. Ora il nostro percorso lo abbiamo fatto, ma sappiamo che in Europa bisogna essere performanti al massimo il giorno della partita, non c'è scampo.
Qual è l'importanza di superare questo turno? Quale squadra italiana è simile al Rennes?
Importantissimo superare il turno, siamo ambiziosi ed è il nostro obiettivo. Stiamo preparando la sfida col giusto entusiasmo e concentrazione. Fare un paragone è difficile, è molto importante giocare la partita perché mi sono fatto un'idea guardando le partite, ma solo affrontandoli sul campo posso capire il livello. Sicuramente il Rennes è un'ottima squadra e gioca in un campionato veloce e tecnico.
Quali sono le squadre favorite per la vittoria dell'Europa League?
Prima di mettere il Milan dobbiamo passare il turno. Le favorite sono Bayer Leverkusen, Liverpool e Atalanta.
Che finale di stagione sogna per il Milan?
I film vengono giudicati spesso in base alla qualità del secondo tempo, spero di fare un'ottima seconda parte di stagione.
Vi manca Brahim Diaz?
Lo sento spesso. Sta facendo benissimo e spero non si sia fatto troppo male. Mi fa piacere che stia facendo bene al Real.
Qual è il giocatore più pericoloso del Rennes?
Li conosco tutti, ma non dirò chi è il più pericoloso per me. La qualità non manca e il Rennes gioca un bel calcio.
La vittoria col Psg va presa da esempio?
No, difficile. Il Rennes gioca in maniera diversa, ma la situazione rispetto a quella sera è completamente diversa.
Quanto è difficile fare le scelte in attacco quest'anno?
Molto perché tutti gli attaccanti stanno facendo bene. Chukwueze dovrebbe tornare col Monza. Posso permettermi di sbagliare qualcosa perché in panchina ho giocatori di qualità che possono cambiare la partita. Spero che giocheremo tanto da qui alla fine e tutti avranno il loro spazio.
Come si migliora la fase difensiva?
Ci siamo confrontati su come affrontare ogni singola partita, decidendo a che altezza portare la pressione, come e quando. Il confronto è continuo e la squadra è responsabile.
Il vantaggio sul quinto posto in campionato è un aiuto per affrontare l'Europa League con un turnover più tranquillo?
Dobbiamo tenere l'attenzione in entrambe le competizioni perché possiamo fare bene in campionato per superare il punteggio dell'andata. Poi vogliamo andare avanti in Europa League. Sarà un periodo non facile, ma cercherò sempre di schierare la migliore formazione.
E LE PAROLE DI GABBIA
Ti senti più apprezzato dai tifosi del Milan?
Sto pensando molto meno a tutto ciò che sta intorno e sono più concentrato al lavoro da fare sul campo. Sono contento che stiamo vincendo le partite e le stagioni vada avanti bene.
Hai già affrontato il Rennes col Villarreal: cosa ne pensi?
E' una squadra molto valida e verticale, con giocatori veloci che ci possono mettere in difficoltà. Abbiamo preparato bene la sfida e faremo di tutto per vincere.
Come spieghi il miglioramento nel rendimento?
Il lavoro, solo così si può fare meglio, ma vale per tutti e non solo per me.
Cosa ti ha dato l'esperienza al Villarreal?
Per la prima volta sono andato lontano da casa e approcciato a un calcio diverso. E' stato un cambiamento importante, ho dovuto essere più spavaldo e imparare cose nuove che mi hanno dato più fiducia e costanza. Una serie di cose che mi hanno aiutato.
Sei cresciuto molto anche perché hai giocato con Albiol?
E' stato uno dei ragazzi che mi ha aiutato di più anche perché parlava italiano. Mi ha dato consigli e mi ha fatto migliorare.
Hai trovato una fase difensiva del Milan uguale o diversa?
Le basi sono simili, ma possono cambiare alcune situazioni in base ai momenti.
La metodologia del calcio spagnolo nel possesso palla ti ha aiutato?
Non mi sento di aver migliorato così tanto il Milan in difesa, anche se voglio sempre aiutare. So di poter fare meglio anche a livello di costruzione, anche se mi sento migliorato.
Essere sicuro della titolarità ti ha dato più fiducia?
Quando sono tornato ho provato a fare il meglio in allenamento, poi le scelte le fa il mister.
La tua giovinezza è finita giocando con Simic al fianco?
E' stato bello, ma in quel momento della partita c'è stato un aiuto da parte di tutti. Aiutare Simic che è nuovo nella situazione è un compito diviso con tutti gli altri ragazzi più esperti. Mi sento ancora giovane a 24 anni.