Il terzino rossonero difende il suo allenatore dalle critiche e sgombra il campo dalle ipotesi di esonero. Intanto Maldini ribadisce l'obiettivo Champions
Due sconfitte, ma soprattutto due prestazioni decisamente insufficienti hanno fatto scattare il campanello d'allarme in casa Milan. Da giorni si parla, infatti, dei possibili sostituti di Rino Gattuso: prima si è fatto il nome di un milanista doc come Roberto Donadoni, smentito da Leonardo, poi addirittura si è fatta l'ipotesi del ritorno sulla panchina rossonera dell'attuale responsabile dell'area sport. L'accusa verso Ringhio è, paradossalmente, quella di non ringhiare più, di non avere il controllo dello spogliatoio e di mandare in campo una squadra svogliata, che non lo segue più.
Concetto smentito con forza da Ricardo Rodríguez, che ha provato ad allontanare le nubi apparse dopo le partite contro l'Inter e il Real Betis. E sgombrando il campo da equivoci, il nazionale svizzero ha fatto capire che il fronte è compatto: "Quando si perdono due partite consecutive è normale che si chiami in causa l'allenatore, e questo ci fa stare male perché siamo tutti con il mister. La squadra lo segue con la massima fiducia, e siamo pronti a dare il massimo per lui e per rilanciarci dopo gli ultimi risultati non all'altezza", ha detto, commentando anche la presenza di Paolo Maldini e Leonardo all'ultima sessione di allenamento, per dare vicinanza alla squadra.
La testa ora è alla prossima sfida di Serie A contro la Sampdoria. Un nome che evoca un ricordo dolceamaro per Rodríguez, soprattutto considerando l'ultima sfida alla squadra di Marco Giampaolo: lo scorso 18 febbraio, infatti, il terzino sbagliò un calcio di rigore nella partita vinta comunque 1-0 dai rossoneri grazie al gol di Giacomo Bonaventura. E il suo giudizio non può che essere positivo e soprattutto propositivo in vista dell'impegno di domenica alle 18 a San Siro: "Conosciamo bene la Sampdoria, una squadra forte e compatta. Noi, però, giochiamo in casa e dobbiamo dimostrare di essere migliori di quanto abbiamo fatto vedere nelle ultime due uscite".
Dopo il derby amaro e la sconfitta in Europa League, Paolo Maldini tira dritto. "Con l'Inter abbiamo giocato male. Comprendo perfettamente la grande delusione per la partita di Coppa - ha spiegato -. Però si va avanti con la fiducia che ci animava prima di queste due sconfitte consecutive, tenendo ben presente che arrivando da un sesto posto l'obiettivo che ci siamo dati è il quarto. Vincendo le prossime due gare contro le genovesi, potremmo tornare vicini alla zona Champions". "C'è fiducia anche perché il Milan ha dato dimostrazioni di bel gioco in quasi tutte le sue partite - ha continuato Maldini -. L'Inter del derby ci è stata superiore però l’Inter contro il Parma era stata irriconoscibile... È il nostro campionato, anche le piccole possono porre problemi".