Milan, Sergio Conceiçao: "La squadra sente ciò che c'è attorno al club e le scarpe diventano bollenti"

Sergio Conceiçao non indietreggia di un centimetro e non vuole mollare nonostante la terza sconfitta di fila del Milan e una zona Champions al momento distante nove punti: "È un momento per nulla facile, i giocatori percepiscono tutto ciò che avviene attorno a loro (la contestazione dei tifosi, ndr) ma conosco una sola strada per uscirne: lavorare e provare orgoglio per i colori che difendiamo. Dobbiamo dare il massimo ogni giorno per cambiare questa situazione, non mi piace parlare di sfortuna ma ci sono episodi che succedono durante la partita che sono per noi negativi e diventano decisivi per gli avversari". La società sta con lui e lo conferma anche dopo il ko: Moncada e Ibrahimovic hanno parlato con la squadra negli spogliatoi.

Il tecnico portoghese a Dazn spiega come in questo momento il problema sia anche psicologico: "Assieme abbiamo parlato anche di ciò che sta succedendo nell'ambiente, è strano e non mi era mai capitato: i giocatori lo sentono e sappiamo che quando ci sono momenti così le scarpe diventano bollenti e non è facile. Non ti viene il dribbling, non ti viene il passaggio, poi l'avversario fa gol e vai sotto. In allenamento mi danno risposte positive, poi la partita è un'altra cosa, noi stiamo cercando di lavorare anche sull'aspetto mentale".

Conceiçao comunque tiene a sottolineare una cosa: "La squadra ha comunque dimostrato carattere e voglia di cambiare le cose, abbiamo pareggiato in dieci e potevamo anche vincerla, abbiamo avuto le occasioni. Alla fine è arrivato questo rigore...". Infine, sull'atteggiamento tattico: "Servono solidità e compattezza per evitare che gli avversari siano pericolosi, le mie squadre sono sempre state così. Sono arrivato qui e ho trovato un gruppo con caratteristiche diverse, dobbiamo trovare un equilibrio".

IN CONFERENZA: "FA MALE, SONO ABITUATO A VINCERE"
Conceiçao in conferenza ha aggiunto: "Questa situazione mi fa male perché io da sempre sono abituato a vincere, a lottare per vincere. Il mio futuro? Qua la cosa importante è il Milan, non io. Io difendo i miei calciatori, vedo i giocatori che mi seguono".