Il francese ha pubblicato alcune foto dell’esultanza che gli è costata il giallo e la conseguente squalifica: “Il Var non poteva intervenire”
Tris al Bentegodi, cinque vittorie consecutive tra campionato ed Europa, secondo posto e Juventus a -3, ma la domenica quasi perfetta del Milan è stata rovinata dal discutibile cartellino giallo rimediato da Theo Hernandez durante l'esultanza per il gol che ha aperto la partita e che gli farà saltare la trasferta di Firenze perché il francese era in diffida. Un'ammonizione che ha fatto molto discutere, secondo l’arbitro Mariani Theo avrebbe esultato provocando i sostenitori di casa, ma che non ha tolto il buon umore al terzino rossonero, che ha pubblicato sul proprio profilo Instagram alcune foto della sua esultanza commentando "Bella vittoria" e taggando anche l'ex compagno Brahim Diaz, che sabato in occasione della vittoria del Real sull'Osasuna aveva segnato ed esultato allo stesso modo.
Il Var non poteva intervenire - Dell'episodio di Verona ha parlato anche Matteo Trefoloni, dirigente dell'AIA, nel corso di 'Open VAR': "Non entro nello specifico dell'episodio, è invece importante spiegare che il Var interviene esclusivamente in caso di espulsione o in caso di identità sbagliata, cioè quando viene ammonito un giocatore che non è il reale destinatario del cartellino. Il Var non ha la possibilità di intervenire su provvedimenti disciplinari in nessun altro modo".
Poi sul tema delle esultanze e del rischio che possano diventare provocazioni: "Sicuramente nel momento in cui l'atteggiamento dovesse essere interpretato come in qualche modo provocatorio o irrispettoso, è ovvio che viene chiesto all'arbitro di intervenire in maniera opportuna".
Pioli: "Baroni parli solo coi suoi giocatori" - Molto arrabbiato dopo la partita Stefano Pioli, che ha puntato il dito contro Baroni: "Theo esulta sempre così, non era una protesta o una mancanza di rispetto verso la tifoseria avversaria. L'intervento dell'allenatore del Verona ha fatto sì che si arrivasse a questa decisione e ora noi avremo un giocatore squalificato. Forse è meglio parlare solo con i propri giocatori e non con gli altri".