Il difensore inglese sul suo arrivo in rossonero: "Iniziò tutto nell'estate del 2020. La prima volta che parlai con Maldini..."
"Immagina se vinciamo la Champions League...". Fikayo Tomori, difensore inglese del Milan, rivive le emozioni del 19esimo scudetto rossonero in una lunga intervista al canale Youtube Players' Tribune Football: "C'era un mare di persone. Era incredibile. Il tunnel era bloccato perché c'era troppa gente, eravamo là ed hanno bloccato tutto, noi li vedevamo, sentivamo che picchiavano sul pullman e pensavo 'Wow, pazzesco'". Avevano tutti questi fumogeni colorati. Era tutto scuro, non si vedeva nulla. Riuscivamo solo a vedere i fumogeni e sentire i loro cori. Succede qualcosa e sentiamo un forte boom. Un qualcosa che non ho mai vissuto in vita mia. Immagina se vinciamo la Champions League...(ride, ndr)".
Decisiva per la festa era stata la partita di Reggio Emilia col Sassuolo: "I miei amici di solito non venivano in trasferta di solito ma vennero a questa partita. Di solito a Sassuolo lo stadio non era mai pieno. Ci sono quattro gradinate, i tifosi di casa avevano la loro ma il resto era tutto dei tifosi del Milan. I nostri tifosi hanno fatto andare in tilt il sito del Sassuolo. La gente era disposta a pagare migliaia di euro per un biglietto. Prima della partita nello spogliatoio ci siamo detti ‘Dai ragazzi, questo è il giorno'. Non credo di essere mai stato tanto felice in vita mia. Ricordo che alla fine un tifoso mi ha preso per la maglia e mi disse ‘Fik, non puoi immaginare cosa significhi per noi. Grazie’. Ci ero rimasto”.
Poi passando per le emozioni della gara con l'Atalanta ("Potevi sentire l’energia in tutto lo stadio. C’erano anche i miei amici allo stadio, mi hanno detto che hanno vissuto l’atmosfera più incredibile di sempre. Anche se quel giorno non abbiamo vinto lo scudetto è come se l’avessimo fatto”), il difensore inglese ha svelato anche un retroscena di mercato sul suo arrivo in rossonero: "In realtà iniziò tutto nell'estate del 2020. La prima volta che parlai con Maldini. Ricordo che eravamo su zoom, si collegò e io rimasi un po' così... Parlammo parecchio. Come prima cosa devo dire che parla benissimo inglese. Quando parlò in inglese così bene fui molto sorpreso".
"Parlammo per un po' - ha raccontato Tomori - Ero seduto lì e realizzai che avevo appena parlato con Maldini. Nella mia testa stavo pensando: 'Anche se alla fine non vado al Milan, posso dire di aver parlato con Maldini'. Mi disse: 'Ho sentito che vieni al Milan'. Era qualche giorno prima, ma ero già in una situazione in cui in cui il trasferimento non era stato accettato ma sapevo che se avessi dovuto lasciare il Chelsea sarei andato al Milan. Purtroppo, non successe quindi rimasi altri sei mesi al Chelsea. Ricordo che pensai: ‘Ac Milan? Wow, sarebbe fantastico’. Forse non mi sentivo ancora pronto per il trasferimento. Andare in un’altra nazione e tutto il resto. Poi arrivò dicembre e ci fu la finestra di mercato invernale, parlai con il mio agente e a quel punto dissi subito sì. Con la testa ero già lì ma non lo dissi a nessuno per superstizione. Arrivai con il mio agente, entrammo a casa Milan e c’erano tutte le Champions League, un sacco di palloni d’oro. Pensai: ‘Questo è davvero un grande club’".
Un grande club con un grande stadio, Tomori racconta così la prima volta a San Siro: "Non ci ero mai stato, ci andai la prima volta durante la pandemia. Era diverso senza spettatori. La prima volta mi sono guardato intorno ed era fantastico. La prima partita che mi ha fatto venire i brividi è stata la prima di Champions League. Eravamo riusciti a qualificarci dopo un po’ di tempo. Giocammo contro l’Atlético Madrid e ricordo di non aver mai sentito qualcosa del genere. Ero impressionato”.