Dopo il pari di Bergamo, rossoneri a - 2 dalla vetta. Il centrocampista: "Siamo partiti come se fosse la 39esima giornata"
"Dobbiamo capire che questo è un altro campionato, lasciare quanto fatto di bello, mettere un punto e ripartire. Lo abbiamo visto contro l'Udinese che siamo andati subito sotto perché non c'era la concentrazione giusta. Siamo partiti come se fosse la 39esima giornata". Sandro Tonali avverte la squadra dopo il pareggio in rimonta a Bergamo contro l'Atalanta. Il Milan torna a casa con un punto, ma che in classifica vuol dire -2 dalla vetta, occupata al momento da Inter e Napoli.
Una frenata su un campo comunque sempre ostico che arriva dopo una prova non brillante: Bennacer e i cambi di Pioli nel giro di 7' nella ripresa (Prima Giroud per Rebic e De Ketelaere per Diaz poi Salemaekers per Diaz e Origi per Leao dal 14' al 21') in attacco evitano il peggio e rimettono la gara in equilibrio. E alla fine poteva anche arrivare la vittoria. Il pressing alto non c'è, il gioco di squadra non si vede, merito di un avversario che non ti concede spazi e non ti fa ragionare. E nella serata del Gewiss Stadium manca anche l'apporto dei singoli. Rebic, autore di una doppietta all'esordio contro l'Udinese, è spento. Messias si divora il gol del possibile vantaggio rossonero ma in generale non incide mai. Diaz non si fa mai vedere e sul giudizio dello stesso Tonali, al rientro dopo due settimane, pesa il gol mancato su bel passaggio di De Ketelaere.
La trasferta di Bergamo ribadisce ancora un volta la necessità del Milan di un rinforzo a centrocampo, ancora di più dopo l'infortunio di Krunic. E anche per la difesa lo stesso Pioli resta in attesa: "Mercato? Spero che Simon Kjaer non ci metta troppo tempo a riprendere la condizione e che Krunic rientri presto così siamo al completo", ha detto dopo la partita.