I rossoneri mettono la Juve nel mirino in campionato e aspettano i francesi a San Siro nell'andata del playoff di Europa League. Nel 2024 cammino quasi perfetto, ma ora servono anche i gol del portoghese
Il cammino è da scudetto ma, data la distanza abissale dall'Inter, trattasi di mera statistica. Se però serviva un po' di tranquillità in campionato, allora non si può negare che la vittoria sul Napoli, unita alla sconfitta della Juventus - ora a un solo punto di distanza - non possono che essere ingurgitate come la migliore medicina possibile in vista dell'Europa League, unico grande obiettivo rimasto a Stefano Pioli e al suo Milan. Giovedì a San Siro arriva il Rennes, squadra molto più che fastidiosa e reduce da una striscia di risultati tutt'altro che trascurabile: sei vittorie filate in campionato, con un paio di scalpi importanti come quello del Nizza e del Lione, ottavi di finale in Coppa di Francia con l'eliminazione ai rigori del Marsiglia e ultima sconfitta in campionato datata 9 dicembre, due mesi fa. Insomma, sulla carta una rivale alla portata, ma anche un avversario da tenere in debita considerazione che segna parecchio (17 gol nelle ultime 6 gare) e non concede molto in difesa (5 gol subiti nello stesso periodo).
Il che, tradotto, significa che chi si aspetta una passeggiata sbaglia e che la soglia di attenzione andrà tenuta molto alta. Dal canto suo, pur con qualche piccolo affanno (due vittorie faticose in rimonta contro Udinese e Frosinone e troppi gol subiti), anche il momento del Milan è più che positivo: 5 vittorie e un pareggio nel 2024, 7 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta nelle ultime nove gare di campionato. Il tutto con il secondo attacco del torneo (47 reti) cui mancano, solamente, i gol di Rafa Leao.
Il portoghese, da qualche partita a questa parte, si è ricucito per se stesso un ruolo diverso dal passato. Non più le sgasate in uno contro uno (o uno contro due, più spesso) per cercare il fondo, ma una partecipazione più attiva al gioco e una ricerca più assidua dell'assist. Leao, insomma, è uscito ormai costantemente dal tabellino alla voce reti fatti (non segna in campionato da settembre), ma continua a essere molto presente nelle azioni da gol dei compagni incidendo comunque parecchio nei successi rossoneri. Chiaro che Pioli gli chieda di più e che questo sia il momento migliore (e opportuno) per ritrovarsi. Ma non è un Leao in difficoltà né tanto meno in crisi. E' un Leao diverso, semplicemente.
Intanto i prossimi due giorni serviranno a Pioli per chiarirsi le idee sulla formazione anti-Rennes: non ci sarà Calabria, infortunato, e al suo posto sarà schierato Florenzi. Rientrerà invece Reijnders in mezzo al campo e farà coppia con uno tra Adli e Bennacer, anche se non si può escludere nemmeno l'impiego di Musah. Le certezze sono in avanti, con Pulisic, Loftus e Leao alle spalle di Giroud e in porta, dove Maignan ovviamente non si tocca. Per il resto della linea difensiva c'è un piccolo dubbio legato a Kjaer, non in perfette condizioni: non dovesse recuperare al meglio, Theo affiancherebbe Gabbia al centro con Terracciano a sinistra.