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Nesta: Romagnoli ha un gran futuro

Il nuovo tecnico del Miami FC: "Spero di aver imparato da tutti i miei allenatori"

01 Set 2015 - 08:12

Dopo tanti anni da protagonista in campo, la nuova vita di Alessandro Nesta riparte dalla panchina del Miami FC. L'ex centrale rossonero è infatti il nuovo tecnico della squadra fondata da Paolo Maldini e Riccardo Silva. "Ho avuto tanti allenatori bravissimi e spero di aver imparato il meglio da tutti loro", ha detto in eslusiva a "Tiki Taka". Poi sull'erere designato Romagnoli: "Deve pensare al campo, ha un grande futuro".

Al Milan si aspettano molto dall'ex centrale giallorosso che ha stregato Mihajlovic e Nesta non ha dubbi sulle qualità del giocatore: "Romagnoli è giovane, tutti parlano di lui: ora è sotto i riflettori ma deve pensare solo al campo, perché d'ora in avanti non lo giudicheranno più come un giovane, ma come uno che è stato pagato 30 milioni".

Da collega, Nesta approva la scelta di Sinisa: "Mihajlovic penso che abbia il carattere giusto per riordinare le cose che ultimamente non sono andate bene al Milan, è la persona giusta". Sempre in chiave Milan, discorso diverso invece su Balotelli. "Qualche mazzata negli ultimi anni l’ha presa e penso abbia imparato la lezione: stavolta non può e non deve sbagliare", ha spiegato Nesta, che anche dagli Usa segue sempre con grande attenzione quello che succede nel campionato italiano. "Fa effetto vedere la squadra che ha dominato nelle ultime stagioni ferma a 0 punti dopo due giornata, ma la Juventus rimane la mia favorita per lo Scudetto - ha detto -. A Roma parlano già di Tricolore? Non ha senso parlarne adesso, conosco Roma: vive di eccessi, in positivo e in negativo".

Poi sul momento della Lazio: "Con il Chievo è stata una brutta sconfitta, dopo l’eliminazione in Champions: è un momento particolare, ma Pioli è un allenatore bravissimo e saprà uscire da questa situazione". E l'addio alla maglia biancoceleste? "Sono andato via perché mi hanno venduto, non perché volevo andare via io - ha spiegato Nesta -. Io sarei rimasto sempre. Rischiavano di fallire e io, essendo arrivato dal settore giovanile, ero una grande plusvalenza". Infine una battuta sul nuovo impegno in panchina: "Non saprei dire che tipo di allenatore sarò. L’importante è cercare di crescere e far crescere il calcio negli Stati Uniti".

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