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Dopo la decisione di rivalutare l'opzione di un nuovo impianto a San Siro
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Il Comune di San Donato ha preso posizione con una nota ufficiale dopo la decisione del Milan di riconsiderare l'ipotesi di un nuovo stadio insieme all'Inter nella zona di San Siro. "A fronte delle recenti notizie della stampa e dichiarazioni del Presidente del Milan che prospettano di considerare la costruzione del nuovo stadio a San Siro come ipotesi concreta, Il Sindaco Squeri ha chiesto un incontro urgente con i vertici del Milan e la proprietà della società al fine di giungere ad un chiarimento in merito al progetto dello stadio a San Donato considerando anche che l’iter amministrativo ormai avviato richiede serietà e trasparenza nei confronti delle Istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini - si legge in un comunicato -. Coerentemente con gli impegni assunti di tenere aggiornati i cittadini su tutte le fasi del percorso del progetto stadio, a seguito dell’incontro il Sindaco aggiornerà sull’esito della riunione e sui contenuti emersi".
Prima de match contro il Bruges, il presidente del Milan Paolo Scaroni aveva accolto con entusiasmo l'idea di un nuovo San Siro, ma senza mollare il progetto San Donato. "Teniamo ancora ben desta la nostra ipotesi di San Donato, dove abbiamo lavorato tanto tempo e speso anche 40 milioni", le sue parole, che evidentemente non hanno tranquillizato il comune dell'hinterland meneghino che vuole capire cosa succederà nel futuro prossimo.
Fonti del Milan contattate da LaPresse, avevano definito il summit di ieri come "un incontro prezioso, positivo e interessante". Il Milan aveva comunque chiarito che l'incontro di ieri non cancellava ciò su cui si è investito in tempi, denaro e persone, vale a dire il progetto di San Donato, che comunque continuava a esserci e correva su un binario lineare con un iter progettuale definito. "Il progetto di San Siro è interessante, ma San Donato resta", la sintesi del club rossonero.