Ibra è tornato: con l'Atalanta l'esordio stagionale
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Il 22 maggio 2022 a Reggio Emilia contro il Sassuolo l'ultima apparizione dello svedese: "Quando sto bene sono il più forte di tutti"
Un'ovazione di tutto San Siro ha accolto Zlatan Ibrahimovic al suo ingresso in campo al posto di Olivier Giroud al 28' della ripresa della gara contro l'Atalanta. Per l'attaccante del Milan si tratta dell'esordio stagionale, dopo un lungo recupero per un infortunio al ginocchio: l'ultima partita risaliva addirittura a 280 giorni fa, il 22 maggio 2022 a Reggio Emilia contro il Sassuolo nella gara che ha regalato lo scudetto alla squadra rossonera. Ibra diventa il giocatore più anziano del Milan a giocare nella massima serie (41 anni e 146 giorni) nell’era dei tre punti a vittoria. Superato Alessandro Costacurta, 41 anni e 25 giorni (Opta). "Mi mancavano tanto i tifosi, che mi danno la forza di continuare e l'adrenalina, senza il loro supporto è difficile - ha detto Ibra a Dazn nel post gara - Mi sento bene, è un anno e due mesi che non mi sento come oggi. Oggi mi sentivo libero di fare quello che amo, giocare a calcio. Ho sofferto tanto negli ultimi sei mesi dell'anno scorso. Volevo aiutare la squadra a tutti i costi. Quando non stai bene è difficile aiutare la squadra. Potevo fare l'intervento sei mesi prima ma quello era il nostro anno. Ho fatto una promessa al mister che non avrei fatto l'intervento per aiutare la squadra. Non ho mai sofferto così per un trofeo".
"Era anche un anno particolare, non era solo una sofferenza fisica, c'è stata anche la tragedia di Mino (Raiola, ndr) - ha detto ancora Ibra - Grazie a tutti quelli che mi stanno vicino. Poi quando sto bene sono il più forte di tutti. MI sento uno che può aiutare più di quello che ho fatto oggi. Ogni allenamento si migliora. Oggi San Siro è saltato. Io sono il presente, voglio far concorrenza ai miei colleghi e giocare. Non voglio stare qui per quello che ho fatto. Se devo giocare 5-10 minuti meglio che sto a casa. Voglio giocare tutta la partita".
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E ancora: "Nei primi 6-7 mesi non ero presente, venivo per le partite. Ho fatto una scelta con il Milan di stare distante e recuperare bene, poi sarei stato bene per aiutare. Se stavo vicino alla squadra avrei avuto poca pazienza per rientrare, ma con il Milan ho deciso di fare questo recupero a distanza. Poi quando sono rientrato ero presente e i miei colleghi hanno capito cosa dovevano fare". Sul rinnovo di Leao: "Ho abbassato il mio stipendio per darlo a lui. Sto già giocando gratis...".