I voti ai rossoneri nella sfida di San Siro contro la Juve
di Enzo Palladini© Getty Images
Maignan 6 - Poco impegnato dai tiri degli avversari, vive una serata di ordinaria amministrazione anche se non riesce a ispirare quelle ripartenze che sarebbero la sua specialità.
Emerson Royal 5,5 - Ha vissuto serate migliori dal punto di vista del contributo al gioco offensivo, ma ci sta che sia stato indottrinato per stare lì a limitare le sgroppate di Yildiz. Proprio il turco gli fa prendere un'ammonizione.
Dal 39' st Calabria sv.
Gabbia 6,5 - Qualche mese fa sarebbe stato impensabile, ma questo difensore è diventato fondamentale per l'equilibrio difensivo della squadra e per i meccanismi di chiusura. Doti da leader e intelligenza tattica.
Dal 39' st Pavlovic sv.
Thiaw 6,5 - La parte fisica della coppia difensiva, ci mette la forza che ha nei duelli anche se non ha punti di riferimento dati dagli avversari. Fantastica la chiusura su Cambiaso all'inizio del secondo tempo.
Theo Hernandez 6 - Definito "il miglior terzino sinistro del mondo" dal suo allenatore, combina poco per confermare questa tesi, anche se spesso si vede arrivare dalla sua parte sia Koopmeiners che Conceiçao, due clienti tutt'altro che accomodanti.
Fofana 6,5 - Più passa il tempo più risulta evidente quale sia il motivo per cui Fonseca non lo toglie mai. Non è solo perché è l'unico nel suo ruolo in rosa, ma anche perché il suo dovere lo fa sempre senza sbavature.
Reijnders 5,5 - Servirebbero i suoi ricami per uscire dal reticolo del centrocampo avversario, ma anche lui viene ingabbiato e non trova spazi.
Musah 5,5 - Comincia a venire il sospetto che sia uno dei pupilli veri di Fonseca, che lo utilizza un po' dappertutto, in questo caso come esterno alto tattico, ma senza particolari lampi.
Dal 39' st Chukwueze sv.
Loftus-Cheek 5,5 - Più mezzala che trequartista, potrebbe dare quella spallata che serve sfruttando la sua prestanza fisica oversize, ma galleggia tra centrocampo e attacco senza grandi idee.
Dal 25' st Pulisic 6 - Il suo ingresso dà un po' di vitalità alla manovra offensiva, anche se gli spazi da sfruttare sono ristretti.
Leao 6 - Il primo del Milan che prova a ribellarsi, a uscire dal labirinto di passaggini che la Juve gli disegna intorno. Suoi i primi tentativi di fiammata, ma anche i primi segni di nervosismo quando si fa ammonire per proteste al 26' del primo tempo.
Morata 6 - Porta la croce più che cantare, sempre assediato dalla coppia Kalulu-Gatti, preso a sportellate lecite e meno lecite. Partita di sacrificio e di lotta.
Allenatore Fonseca 6 - Prova a interpretare la partita con la modalità "grandi serate", ma l'atteggiamento di una Juve incerottata non è lo stesso di Inter o Real Madrid.