La trattativa con il tecnico tedesco non è mai morta
A novembre le prime voci, poi alcune conferme fino a ieri quando Ralf Rangnick è uscito definitivamente allo scoperto: "Sì, abbiamo parlato. Io sulla panchina del Milan? Non lo escludo", le parole del tecnico tedesco alla Bild. L'allenatore, che ora è a capo del dipartimento calcio della Red Bull, piace molto a Gazidis che vorrebbe affidargli oltre alla panchina anche il ruolo di ds, come un manager inglese. Da qui i contrasti con Boban, che ha lasciato il club, e Maldini ("Non è il profilo giusto per il Milan"). Ora la situazione è un rebus per via dell'emergenza covid-19 che ha rallentato i piani della società rossonera.
In tutto questo c'è Stefano Pioli che aspetta di conoscere il suo destino. Maldini e Massara spingeranno per la sua riconferma, ma l'ultima parola toccherà ad Elliott, e quindi a Gazidis. Molto dipenderà anche dal fatto se riprenderà il campionato oppure no: con la ripresa il tecnico italiano avrebbe una chance in più per giocarsi la sua riconferma sul campo. Al momento sembra corsa a due per la panchina rossonera. Low cost la scelta della continuità, mentre economicamente più esigente quella di puntare su Rangnick che ha chiesto garanzie per costruire una grande squadra.