Il presidente rossonero: "Nuovo stadio? Non è San Siro a essere iconico, sono Milan e Inter a esserlo"
Paolo Scaroni torna a parlare della ricetta del calcio moderno: "La sostenibilità finanziaria è obbligatoria: senza, la Uefa ti penalizza. Attraverso la sostenibilità finanziaria noi siamo la squadra in Serie A che ha investito di più. I risultati si vedono e non si vedono? Certo, il calcio è quella cosa lì...". Così il presidente del Milan sulla vicenda del nuovo stadio di Milano: "Il progetto di San Siro cui stiamo lavorando oggi è il fratello gemello di quello di sei anni fa e nonostante siano passati sei anni non è successo niente. Devo dire però che è cambiata anche la visione dei cittadini: non è San Siro a essere iconico, ma sono Milan e Inter a essere iconiche. Dove andiamo diventiamo iconici".
A che punto è il progetto? "Inizia un processo di negoziazione perché noi (intendo i due club milanesi) dobbiamo comprare lo stadio, le aree intorno allo stadio, avere i permessi di costruire attività accessorie allo stadio. Personalmente devo dire che ho un certo ottimismo". Nuovi impianti servono per aumentare la competitività del campionato: "Venti anni fa la Serie A era il campionato di riferimento nel mondo del calcio, oggi non lo è più. Il campionato inglese raccoglie più di 2 miliardi dai diritti televisivi internazionali, noi a fatica 200 milioni. È in questa cifra che sta molto della differenza".
Scaroni, parlando a Radio Serie A, sottolinea l'importanza di Milan Futuro: "Stiamo facendo una grande scommessa sui giovani, è un investimento importante economicamente per il futuro. Nel calcio non sempre tutti i disegni portano a un risultato nel breve termine, ma sono fiducioso. È chiaro che noi siamo qui per vincere, è il nostro obiettivo, abbiano fede i nostri tifosi che noi pensiamo solo a vincere le partite".