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VERSO MILAN-JUVENTUS

Sempre mosse a sorpresa nei big-match: Fonseca studia il piano anti Thiago

Di sicuro l'allenatore rossonero ripartirà da Morata e Leao ma restano ancora dubbi sul sistema di gioco e sugli interpreti per sabato 

21 Nov 2024 - 10:13
 © Getty Images

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Gabbia è tornato ad allenarsi in gruppo e si è aggregato ai compagni anche Reijnders. Il puzzle che, piano piano, si sta mettendo insieme nella testa di Fonseca in vista di Milan-Juventus, comprende tanti pezzi da incastrare per trovare il modo giusto per vincere la battaglia strategica con Thiago Motta. Già, perché se c'è una cosa che forse ha più stupito finora dell'esperienza rossonera dell'allenatore portoghese, è stata la capacità di inventarsi qualcosa di diverso nelle partite importanti. Il blocco stretto dei quattro davanti per impedire all'Inter le imbucate in avvio di azione nel derby, o le "scivolate" all'indietro di Musah a creare un blocco difensivo a cinque nel trionfo in casa del Real. 

Contro la Juve ci sono vari fattori da tenere presente. Innanzitutto l'assenza di una punta vera tra i bianconeri, che sembrano orientati a puntare su Weah come falso nove. Sarà fondamentale non farsi portare troppo fuori zona per evitare le imbucate di chi arriva da dietro. Per questo si sospetta la presenza di Tomori, che fa della velocità uno dei suoi punti di forza, in coppia con Gabbia. Scontata la presenza di Emerson Royal e Theo Hernandez sulle fasce, resta da capire la conformazione di centrocampo e attacco. 4-3-3 o 4-2-3-1, per ridurla a una mera questione numerica. 

Nel primo caso, dando per contata la presenza di Fofana e Reijnders, bisogna capire se sarà rispolverato Loftus-Cheek oppure varrà data fiducia a Musah, come mezzala destra, chiamata a raddoppiare su Yildiz, uno dei pochi bianconeri capaci di fare la differenza nell'uno contro uno. In ogni caso, con tre centrocampisti, è prevedibile un attacco formato da Pulisic e Leao sugli esterni e Morata in mezzo. Il Milan è una delle poche squadre che non pressano uomo su uomo sull'uscita da dietro degli avversari. Ecco perché, tenendo un blocco, più o meno alto o intermedio che difende a zona, non ha troppa importanza cercare la parità numerica con i primi possessori avversari.

In questo modo interessa relativamente anche il movimento di Cambiaso verso il centro, visto che l'obiettivo è quello di schermare i palloni alle spalle della linea di pressione. Nel caso in cui si scelga un sistema sulla carta più offensivo, davanti alla coppia Fofana-Reijnders potrebbero esserci Pulisic a destra, Loftus-Cheek centrale sulla trequarti e Leao a sinistra, alle spalle di Morata. Oppure Chukwueze al posto dell'americano, spostato in mezzo e pronto ad affiancare la punta a formare, con gli esterni, lo stesso blocco che ha reso complicato l'avvio dell'azione dell'Inter nel derby vinto.

Tutte supposizioni destinate, probabilmente, a venire smentite da Fonseca che ha già in testa le mosse per destabilizzare gli ingranaggi bianconeri

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