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IL PROBLEMA

Sergio Conceiçao, primo obiettivo al Milan è recuperare Theo Hernandez

Il laterale francese ha perso la fascia in favore di Maignan e sta vivendo una stagione da incubo

04 Gen 2025 - 14:56

Il sorriso nel postpartita in campo e l'autoironia social per l'errore da pochi passi nella semifinale di Supercoppa Italiana disegnano Theo Hernandez piuttosto tranquillo e sereno. Un sentimento che però il francese sembra aver completamente perso nei novanta minuti di gara dove in questa stagione, nata male e proseguita peggio, è passato velocemente dall'essere un punto di estrema forza del Diavolo all'anello debole di una fase difensiva sempre piuttosto confusionaria. Anche contro la Juventus, quando gli episodi, la reazione e la cazzimma chiesta e ottenuta da Conceiçao all'intervallo hanno portato a una insperata rimonta fino alla vittoria, il 19 francese è stato un problema per il Milan inanellando un errore dietro l'altro, tra cui la diagonale completamente sbagliata che ha portato al gol di Yildiz.

Ma che succede a Theo? L'impatto con Sergio Conceiçao è arrivato quando sembrava essere tornato il sereno con Paulo Fonseca, con una prova tutto sommato buona contro la Roma nell'ultima di campionato a San Siro. La questione, e proprio contro i giallorossi si è avuta l'ennesima dimostrazione, è la concentrazione del laterale francese che in questa stagione è apparso sempre piuttosto distratto in campo, un po' per una condizione fisica trovata in ritardo e un po' per lo scarso feeling con il tecnico precedente. Quando, invece, Theo è entrato in partita al 100% ha saputo sfoderare prestazioni al suo livello, paradossalmente nelle occasioni più difficili in stagione nel derby contro l'Inter e in casa del Real Madrid, il punto più alto della propria annata.

Questo è il punto che Sergio Conceiçao dovrà toccare maggiormente al suo ritorno in Italia e a prescindere da come andrà la finale di Supercoppa Italiana. Rinnovo o meno, futuro rossonero o no, Theo Hernandez è un capitale che il Milan deve necessariamente valorizzare se vuole ambire a provare la rimonta per la Champions League in campionato. Il primo passo è stato un messaggio netto e chiaro da parte del tecnico lusitano: fascia da capitano tolta a Theo (in assenza ormai sempre più certa di Calabria) e fatta indossare a Maignan, con l'esterno vice del portiere. "Sono qui per vincere, non per farmi degli amici" ha ribadito Conceiçao dopo la vittoria sulla Juventus.

Un obiettivo che deve tornare a essere centrale anche per Theo Hernandez che nella ripresa del match contro i bianconeri ha alternato clamorosi errori tecnici a qualche sgasata importante, determinante nel ribaltare il gioco alzando il livello durante l'assedio finale della Vecchia Signora. Il minimo sindacale di quanto richiesto da staff tecnico, compagni e tifosi - sempre più spazientiti dei continui errori del loro beniamino. I numeri - raccolti da Opta - parlano chiaro in tal senso: dopo 21 presenze stagionali in tutte le competizioni, Theo ha già commesso quattro errori decisivi che hanno portato a un tiro avversario, il quadruplo rispetto all'intera passata stagione e meno solo al 2020/21 quando furono cinque ma in 45 partite. Tutto questo senza considerare le diagonali "morbide" che, a partire dall'esordio stagionale a Parma dopo pochi secondi con il gol di Man, hanno permesso a diversi avversari di bucare la porta di Maignan; l'ultimo Yildiz proprio in Supercoppa Italiana.

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