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La doppia anima calcistica del presidente che ha rivoluzionato il calcio: vittorie e spettacolo in rossonero, la storica Serie A in biancorosso
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Silvio Berlusconi e il calcio, una storia d'amore a due facce, quelle del Milan e del Monza. "Ho il cuore diviso" amava sempre ripetere, con un minimo comune denominatore: la vittoria. Con i rossoneri è riuscito ad arrivare più in alto di tutti, vincendo praticamente tutto quello che c'era da vincere (29 trofei in 31 anni) abbinando spettacolo e trofei, con i biancorossi ha riscritto la storia del club portandolo per la prima volta in Serie A. Il derby Monza-Milan, prima edizione del Trofeo Silvio Berlusconi, domani alle 20.40 all'U-Power Stadium con diretta su Canale 5, Sportmediaset.it e TgCom24.it e Mediaset Infinity, è insieme omaggio, ricordo ed emozione per il presidente che ha rivoluzionato il mondo del calcio.
La storia tra Silvio Berlusconi e il Milan inizia il 20 febbraio 1986, quando diventa proprietario del club rossonero. La svolta arriva pochi mesi dopo, quando, per la stagione 1987/88, sceglie il quasi sconosciuto Arrigo Sacchi a cui regala una fuoriserie (dal calciomercato arrivano tra gli altri Ancelotti, Costacurta, Gullit e Van Basten) che conquista lo scudetto. L'anno dopo, con Rijkaard, il Milan sale sul tetto d'Europa e del mondo. A fine anno arriva anche la Supercoppa italiana con un 3-1 in finale alla Sampdoria. Nella stagione 1989/90 i rossoneri si confermano in Coppa dei Campioni e si aggiudicano la Supercoppa Europea superando il Barcellona. Successi ancora nella Supercoppa Europea (contro la Sampdoria) e nella Coppa Intercontinentale (contro l'Olimpia Asunción) anche nel 1990/91.
Esaurito il ciclo Sacchi, Berlusconi affida il Milan a Fabio Capello, dopo 4 anni passati a studiare da manager nella polisportiva del gruppo. Un'altra intuizione che fa nascere il Milan degli 'Invincibili' che domina il campionato di Serie A per tre anni di fila, nel 1994 arriva anche la terza Coppa Campioni, quella dell'incredibile 4-0 sul Barcellona. Dopo una pausa nel 1995, Capello diventa campione d'Italia nel 1996. La Società decide di cambiare e inizia un periodo di vacche magre con Tabarez e i Sacchi e Capello bis. Nel '99 c'è l'inaspettato scudetto firmato Zaccheroni.
Dal '02/'03 inizia l'era Ancelotti che sarà una delle più prolifiche e ricche di soddisfazioni della presidenza Berlusconi. Con campioni come Maldini, Nesta, Pirlo, Seedorf, Rivaldo, Shevchenko, Inzaghi e, dall'anno dopo, Kakà, il Milan vince due Champions League, uno scudetto, una Coppa Italia, due Supercoppe Europee, un Mondiale per club e una Supercoppa italiana. Arriverà un ultimo scudetto, nel 2011, con Allegri in panchina e Ibrahimovic in attacco. Nel 2016 arriva anche l'ultimo trofeo, con Montella in panchina: la Supercoppa italiana. Nell'aprile 2017 Berlusconi cede il Milan dando fine a un ciclo straordinario con questo bilancio: 8 scudetti, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, un Mondiale per club FIFA e 5 Supercoppe Europee. A cui si devono aggiungere i trofei individuali come i Palloni d'Oro conquistati da Gullit, Van Basten (3 volte), Weah, Shevchenko e Kakà.
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La pausa senza calcio dura pochissimo, troppo grande l'amore per il pallone e la storica amicizia con Adriano Galliani che lo portano ad acquisire, nel settembre 2018, il Monza che militava in Serie C. Diversi gli anni, diverse le serie ma non la passione e la capacità della dirigenza che impiega solo quattro anni ad arrivare in Serie A, prima volta assoluta per il club: risultato, a suo modo, paragonabile ai fasti del periodo rossonero.
L'immediata competitività si ritrova nella Serie B sfiorata il primo anno (con finale di Coppa Italia di Serie C annessa), conquistata invece con autorevolezza la stagione successiva col primo posto nel Girone A. Doppio salto immediato sfiorato nel 2020/21 con le semifinali playoff di B ma l'annata successiva l'impresa si compie con la vittoria dei playoff: in città è grande festa, il 29 maggio 2022 è la data che segna la prima volta del Monza nella massima serie.
Una sorta di miracolo sportivo che viene ulteriormente migliorato grazie alla salvezza nella stagione 2022/23, ottenuta grazie all'ennesima intuizione berlusconiana: dopo un inizio di campionato difficile, la panchina viene affidata al debuttante Palladino, allenatore della Primavera, che con un gioco brillante ed efficace riesce a piazzare stabilmente i brianzoli a metà classifica. Il Monza, che mette insieme ben 52 punti con 14 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte, diventa la miglior squadra esordiente di sempre in Serie A ed è la miglior squadra neopromossa del 2022/23 considerando i maggiori campionati europei.