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Il Milan esulta: sì allo stadio

Fondazione Fiera Milano ha accettato l'offerta dei rossoneri. Barbara Berlusconi: "Giornata storica"

08 Lug 2015 - 11:42

Fumata bianca per il nuovo stadio del Milan al Portello. Il Comitato esecutivo di Fondazione Fiera Milano, dopo sei mesi di trattative, ha finalmente rotto gli indugi e deciso di accettare l'offerta del club rossonero dando di fatto il via libera alla costruzione del nuovo impianto davanti a casa Milan nell'area della vecchia Fiera milanese. Barbara Berlusconi è insomma riuscita a realizzare il suo sogno regalando al Diavolo un nuovo stadio.

Per quanto riguarda l'accordo, oltre a caricarsi in toto degli interventi di bonifica del sottosuolo - spesa tra i 15 e i 20 milioni), il Milan ha deciso di alzare l'offerta portandola dai 3,5 milioni all’anno a 4,05 milioni all’anno per 50 anni. In sostanza, il totale dell'investimento è di oltre 300 milioni, bonifica compresa. L'acquirente rivale, il gruppo bergamasco Vitali con la sua proposta di realizzare una Milano Alta, si era fermato a una proposta da 3,7 milioni annui per un totale di 185 milioni.

Questa la dichiarazione della dottoressa Barbara Berlusconi rispetto alla decisione dell'Ente Fondazione Fiera: "Primo passo storico. Milano come Londra. Oggi, con la decisione di Fondazione Fiera, parte ufficialmente il percorso che, almeno nelle nostre intenzioni, porterà ad avere un nuovo stadio. E' un primo passo poiché si dovrà sottoporre l'intero progetto all'approvazione delle istituzioni. Oggi è, comunque, una giornata storica. La nostra è prima di tutto una sfida culturale. Anzitutto per Milano perchè proponiamo: uno stadio urbano , di favorire lo sviluppo dell'area che ci ospiterà, di renderla più sicura e un simbolo della Città, di cambiare completamente la mentalità di chi si reca allo stadio proponendogli servizi e momenti di intrattenimento non solo per i 90 minuti della partita. Contemporaneamente ci batteremo per disincentivare il trasporto privato e favorire quello pubblico. Milano, dunque, come Londra. Anche a Londra, infatti, gli stadi sono urbani, si raggiungono in metrò e hanno consentito la riqualificazione delle aree in cui sono stati costruiti. Inoltre, per il Milan, è indispensabile per lo sviluppo commerciale del Club. Lo sfruttamento dello stadio porterà dai 50 agli 80 milioni all'anno. Risorse che saranno utilizzate anche per l'acquisto di nuovi giocatori."

Nel clima di entusiasmo rossonero per il sì di Fondazione Fiera per la costruzione dello stadio del Milan, ha parlato il vicesindaco - nonché assessore all'Urbanistica - Ada Lucia De Cesaris: "Ora attendiamo di poter vedere e valutare il progetto definitivo. La decisione di Fiera non significa che l'opera sarà realizzata - ha dichiarato raffrendando gli animi -. Oltre alle preliminari valutazioni tecniche ed urbanistiche, sarà infatti necessario il confronto in Giunta e in Consiglio, nonché l'approfondimento di tutti i rilievi avanzati dai cittadini".

A seguito delle delibere assunte ieri, 6 luglio 2015, dal Comitato Esecutivo e dal Consiglio Generale, il Presidente di Fondazione Fiera Milano Benito Benedini, con l’unanime consenso del Comitato Esecutivo, comunica la decisione di assegnare il progetto di riqualificazione del padiglione 1-2 del Portello alla proposta pervenuta da A.C. Milan-Arup Italia: “WE ARE AC MILAN”. Il progetto vincitore risponde appieno agli obiettivi e alle finalità statutarie di Fondazione Fiera Milano; individua, inoltre, funzioni – sport, tempo libero, accoglienza, attività formative, ricerca, salute, servizi – adeguate alle esigenze della Città che si trasforma e alle linee di sviluppo del territorio metropolitano. Elemento predominante del progetto è lo stadio, spazio innovativo integrato nella trama del tessuto urbano circostante. Si prevedono inoltre funzioni complementari, organizzate intorno a una serie di percorsi pedonali verdi, con servizi alla persona, commercio al dettaglio, ristorazione, una struttura alberghiera in posizione privilegiata, in sinergia con il business principale e il fitness center, tutte funzioni volte a coinvolgere in modo attivo i cittadini. L’investimento previsto da AC Milan è di oltre 300 milioni di euro, e il canone di affitto per Fondazione Fiera Milano è fissato in 4,050 milioni di euro annui, a fronte della concessione di un diritto di superficie di anni 50. “Sono soddisfatto – dichiara il Presidente Benito Benedini – della decisione finale raggiunta dalla Fondazione Fiera Milano, una istituzione che conserva e valorizza il proprio patrimonio immobiliare con il solo fine di mettere a disposizione della collettività importanti infrastrutture, coerenti con le linee di sviluppo del territorio e di servizio alla cittadinanza. La proposta del Milan, oltre che dotare la Città di una struttura sportiva all’avanguardia, in linea con le più recenti realizzazioni europee, consente di ospitare sia funzioni compatibili con l’attività fieristico-congressuale, sia servizi di interesse generale, che contribuiscono al miglioramento del tessuto urbano.” “La valorizzazione dei padiglioni della Fiera – conclude il Presidente Benedini - è un elemento essenziale per completare la trasformazione dell’area, insediando nuove destinazioni d’uso adeguate alle esigenze di una città che si rinnova. All’interno della zona 8 la nuova pluralità di funzioni scelta dalla Fondazione per il Portello offre contenuti d’attualità e servizi al quartiere, all’insegna della qualità e della fruibilità pubblica dei suoi spazi”. Secondo il modus operandi da sempre utilizzato da Fondazione Fiera Milano nella realizzazione delle sue opere strutturali, anche l’iter per la riqualificazione del padiglione 1 e 2 del Portello ha registrato tappe scadenzate e precise, che hanno permesso agli organi statutari della Fondazione di analizzare con la massima attenzione, cura e trasparenza le proposte pervenute e i chiarimenti, gli approfondimenti e le implementazioni che si sono resi necessari in questi mesi. Una scelta, quella di oggi, che certamente contribuirà a far crescere il valore degli immobili nella zona, destinata a diventare un vero e proprio polo di attrazione, un nuovo salotto cittadino

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