"Ho capito di dover lasciare i rossoneri quando hanno vinto due partite senza di me a inizio anno"
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Ai microfoni di "Diario de Sevilla" Suso è tornato a parlare del suo addio al Milan, chiarendo anche le sue intenzioni per il futuro. "Al Milan sono stati cinque anni difficili da capire per chi è all'esterno perché ci sono stati cambi di proprietà e di allenatori - ha spiegato -. Io ho sempre fatto la mia parte, sono cambiati gli allenatori, ma io sono stato sempre un giocatore importante". "Quando il Milan a inizio anno ha giocato due partite senza di me e ha vinto, ho capito che era arrivato il momento di cambiare squadra - ha aggiunto -. Ora voglio restare al Siviglia".
"Ho firmato per un anno e mezzo, ma sono venuto qui per restare al Siviglia oltre la scadenza dell'accordo - ha proseguito Suso, parlando della sua nuova avventura in Liga -. Dipende ovviamente da tante cose, dai due club, ma credo sia il minore dei problemi". "Sono arrivato a Siviglia con tanta voglia di fare bene e di migliorare - ha continuato -. Ho parlato un paio di volte con Monchi. Mi ha cercato diverse volte, ma non ci sono mai state le condizioni. A gennaio sì, ho scelto il Siviglia per aiutare la squadra. Darò il massimo. Il Siviglia non ha visto ancora il vero Suso".
Quanto invece al recente passato in rossonero, lo spagnolo smentisce categoricamente di aver avuto scarso feeling con Pioli: "Non ho avuto problemi con lui, abbiamo parlato sempre in modo chiaro". "Auguro al Milan, all'allenatore e ai miei e compagni il meglio - ha aggiunto -. Ho visto il derby, hanno giocato bene, erano avanti 2-0 ma alla fine hanno perso 4-2". Infine parole dolci per Gasperini: "E' l'allenatore che mi ha aiutato di più, che mi ha dato di più. L'ho avuto a Genova, mi piace il lavoro con il quale lavoro, mi piace il suo modo di insegnare calcio". "Quello che sta facendo con l'Atalanta è sotto gli occhi di tutti - ha concuso Suso -. Quando sono arrivato al Genoa non era un momento felice della mia carriera, mi ha cambiato".