Il difensore rossonero: "In Serie A ho capito quanto sia importante difendere insieme ai compagni e non da solo"
Fikayo Tomori è appena rientrato (9 minuti nel finale contro la Lazio) dal lungo infortunio al bicipite femorale e ha tanta voglia di successi in rossonero: "Voglio vincere trofei giocando per il Milan. Con lo scudetto 2022 abbiamo scritto una prima pagina, ma abbiamo una squadra in grado di vincere ancora". Parlando alla tv ufficiale rossonera, il difensore inglese ha spiegato uno dei più grandi insegnamenti imparati in Serie A: "Penso che in Italia ho capito quanto sia importante difendere insieme ai compagni e non da solo. In Inghilterra ero più istintivo mentre ora penso alla partita e a quel che può succedere: sono cresciuto molto da questo punto di vista anche se, ovviamente, in alcuni frangenti serve giocare d'istinto e si vedono le caratteristiche con cui sono nato".
Ancora sull'anno dello scudetto: "Eravamo veramente forti, avevamo tanti giocatori offensivi ma è stato fondamentale aver concesso meno di un gol ogni 90': eravamo difficili da battere". Ora la tendenza, come nel calcio europeo, è giocare più da dietro: "Si tratta di essere affidabili in fase di possesso palla, aiutare la squadra nella costruzione e nell'avanzare".
Tomori racconta che "in allenamento lavoriamo soprattutto con Theo Hernandez e Leao sulla comprensione degli spazi. Devo capire quando partono sulla sinistra oppure quando Theo si accentra". Infine, sul primo gol segnato in Serie A con annesso record (elevazione in salto da 2,62 metri contro i precedenti 2,56 di Cristiano Ronaldo), nel maggio 2021 contro la Juventus: "CR7 ha tanti record e i gol che farò non si avvicineranno mai ai suoi ma per il momento mi godo questo primato". Infine sulla sua miglior prestazione in maglia rossonera: "Contro il Tottenham, a Londra. Abbiamo dimostrato tutti solidità".