Montolivo: "Balotelli è cambiato, lo dicono i fatti"
Ieri sera ha ispirato la vittoria del Psg contro il Guingamp con un assist e un gol. Oggi Zlatan Ibrahimovic ha invece lasciato Parigi per volare a Milano dove in compagnia di due amici ha pranzato in un ristorante nei pressi del Tribunale. Secondo quando riferisce calciomercato.com, lo svedese, tra una portata e l'altra, avrebbe così parlato del suo futuro con alcuni dei commensali presenti e in particolare di un suo ritorno al Milan dopo il lungo corteggiamento di questa estate: "Chissà, vedremo in futuro - avrebbe risposto Ibra - magari l'anno prossimo". Con il contratto in scadenza proprio a giugno 2016, sono parole che suonano dolci per tutti i tifosi rossoneri.
Procede il recupero di Mbaye Niang: l'attaccante francese sta seguendo i tempi previsti per la riabilitazione dopo l'operazione al quinto osso metatarsale del piede destro dello scorso 10 agosto. Secondo le informazioni di Milan Channel, dovrebbe tornare a correre tra tre settimane; in un secondo momento sarà il professor Van Dijk a stabilire quando potrà essere riaggregato al gruppo.
Testa pensante del centrocampo rossonero. Uomo assist (si veda il gol di Bonaventura), regista davanti alla difesa, mediano di rottura all'occorrenza. Minuti dopo minuti Riccardo Montolivo sta ripagando la fiducia (tardiva) di Mihajlovic: “Avevamo bisogno di una vittoria in trasferta - ha dichiarato all'indomani del successo di Udine - ma ora ci serve continuità". Quella continuità messa a rischio in un secondo tempo fatto di ansie e amnesie che hanno messo a rischio un risultato che all'intervallo pareva blindato: "Le difficoltà della ripresa credo siano state dovute al loro cambio di modulo, noi siamo stati troppo lenti a cambiare atteggiamento”. Buona, in ogni caso, l'intesa con De Jong: “Abbiamo fatto una buona partita insieme, Nigel è molto importante per noi. Ci sono dei segnali buoni da tutti i giocatori”. E ora il Genoa con un Balotelli finalmente ritrovato: “Mario doveva dimostrare di essere cambiato non solo a parole ma anche coi fatti. Lo sta facendo. L’obiettivo è andare a Marassi per vincere e dare continuità. Non sarà facile ma il nostro obiettivo deve essere sempre e solo la vittoria”.
Buone notizie per Sinisa Mihajlovic in vista del match di Genova contro i rossoblù di Gasperini. Nell'allenamento di oggi, si sono rivisiti parzialmente in gruppo sia Antonelli che Bertolacci, che hanno poi concluso la seduta separatamente. Il rientro per domenica è quindi possibile, anche se la condizione non può essere ovviamente ottimale. I giocatori scesi in campo a Udine si sono limitati a lavoro in palestra ad eccezione di Calabria, che ha svolto anche il riscaldamento atletico.
Come riporta Milannews, contro l’Udinese Mario Balotelli è tornato a segnare in maglia rossonera dopo 521 giorni: l’ultima rete con la maglia del Milan risaliva infatti al 19 aprile 2014 quando SuperMario segnò contro il Livorno a San Siro (il match 3-0 per la squadra milanista).
Capitani Riccardo Montolivo ha affidato a Instagram il commento del match di Udine: "Partita perfetta a metà. Ma bottino pieno raccolto".
Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Domizzi, Piris; Edenilson, Badu, Iturra, Fernandes, Adnan; Di Natale, Thereau
A disp.: Meret, Romo, Camigliano, Heurtaux, Insua, Felipe, Danilo, Pasquale, Widmer, Marquinho, Zapata, Perica, Aguirre. All.: Colantuono
Squalificati: Kone (1)
Indisponibili: Guilherme, Merkel
Milan (4-3-1-2): Diego Lopez; Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio; De Jong, Montolivo, Bonaventura; Honda; Balotelli, Bacca.
A disp.: Abbiati, Donnarumma, Rodrigo Ely, Alex, Poli, Mauri, Nocerino, Suso, Cerci, L. Adriano. All.: Mihajlovic
Squalificati: -
Indisponibili: Menez, Niang, Antonelli, Bertolacci, Mexes, Abate, Kucka
Da Miami, dove è il nuovo allenatore della squadra locale della Nasl, Alessandro Nesta ha detto la sua sul Milan e sulla corsa scudetto. "Sento Abate e Abbiati: le motivazioni sono fortissime, vogliono tornare a vincere. Ora c’è un tecnico con esperienza e carisma. Possono fare bene. Le rivali dei rossoneri? Per me la Juve è ancora la più forte di tutte. Inter, Roma e Milan sono lì dietro. Anche l’Inter? Sì, nel derby non ha fatto chissà che", ha detto al Corsera.