Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia della sfida in Sardegna annunciando il sostituto dell'infortunato Morata
L'impegno europeo in Champions League ha portato sorrisi e soddisfazione in casa Milan. L'impresa del Bernabeu con il 3-1 al Real Madrid ha restituito a Fonseca un po' di credito da parte di tutto l'ambiente, con una grande prestazione di Leao. "Se questa è la sua reazione, magari gli faccio fare qualche panchina in più - ha commentato ironicamente il tecnico rossonero -. Rafa, come tutta la squadra, dovrà essere bravo a capire che la partita di Cagliari è completamente diversa da quella di Madrid, con meno spazi e più marcature strette". In attacco il Milan sarà senza Morata e Fonseca ha spiazzato tutti: "Abraham? No, gioca Camarda. L'età non conta, guardo solo la qualità e non ho avuti dubbi su quale scelta fare dal momento dell'infortunio di Alvaro".
LE PAROLE IN CONFERENZA STAMPA DI FONSECA
A Madrid avete fatto un'impresa, ma quanto è importante non vanificare quella prestazione a Cagliari?
Penso che è importante andare con lo stesso spirito e lo stesso coraggio, ma anche capire che sarà una partita diversa. Saremo un'altra squadra per affrontare i sardi, perché è una partita molto importante e servirà l'atteggiamento giusto.
La vittoria di Madrid può aver cambiato la convinzione dei suoi giocatori?
La squadra è consapevole di quello che possiamo essere, ma lo era anche prima del Bernabeu. Siamo cresciuti negli ultimi mesi, ma è ovvio che vincere in quel modo a Madrid porti più fiducia a tutti. Le partite però sono tutte importanti e dobbiamo capire sia i momenti che gli avversari, tornando a essere concentrati sul campionato che richiede attenzione e atteggiamenti diversi.
Musah largo a destra può diventare una costante?
Quella è stata una strategia per la partita di Madrid, non so se lo faremo anche in futuro o magari utilizzeremo altri giocatori nella stessa posizione. Ho fatto questa scelta per le caratteristiche dei giocatori del Real e per il modo per cui volevamo difendere.
Come sta Morata?
Situazione strana perché si è scontrato con Pavlovic. All'inizio non avrei mai pensato che fosse un problema così, ma non è pronto e non verrà a Cagliari. Sta bene.
La prestazione di Leao al Bernabeu è frutto della sua gestione nelle ultime settimane?
Rafael giocherà dal primo minuto a Cagliari. A Madrid ha fatto bene, ma ripeto che secondo me può fare anche meglio. Anche per lui domani sarà una partita diversa, con meno spazio e con marcature più strette. Mi aspetto che possa comunque mantenere un livello alto.
Come può fare meglio Leao rispetto a Madrid? Con qualche gol in più?
Rafa ha avuto diverse situazioni negli ultimi trenta metri, uno contro uno, una decina. Nell'ultima scelta può migliorare, può anche fare qualcosa di più difensivamente. Lavoreremo con lui perché è importante tanto per lui quanto per la squadra.
Quanto è importante vincere per rientrare nella lotta scudetto?
Non possiamo perdere punti e sbagliare partita. Non ha senso vincere a Madrid se poi non vinciamo a Cagliari.
Come ha reagito alle esclusioni Leao nelle ultime settimane?
Il nostro rapporto è sempre buono. Noi allenatori abbiamo strategie diverse, anche nei rapporti. Con Rafa ne ho utilizzate diverse, magari non hanno funzionato, ma io non ho mai avuto problemi con Leao e lui ha accettato bene le situazioni, avendo una reazione che io mi aspetto. Se questa è la soluzione e la risposta, magari lo vedremo più volte in panchina.
Nel derby e a Madrid, due partite con i sfavori del pronostico, avete sfoderato le migliori prestazioni: si è dato una spiegazione?
Magari ce n'è più di una. Questo tipo di partite portano grandi motivazioni ai giocatori che le affrontano con più voglia e motivazioni. Per questo sono più preoccupato della sfida col Cagliari rispetto a prima del Real. In secondo luogo, quelle sono partite diverse e bisogna avere coraggio di giocare perché gli spazi ci sono. Non bisogna aver paura di giocare le grandi partite e quando vedi che le cose funzionano in campo, arriva fiducia e voglia di fare. Sicuramente a Cagliari avremo meno spazi per fare il nostro gioco, quando invece ne abbiamo un po' di più la squadra è più in fiducia.
Sente più affetto dai tifosi del Milan nei suoi confronti?
Per me non è cambiato niente, è normale che i tifosi siano più contenti. Io devo seguire la strada in cui credo, mantenendo equilibrio e concentrato. Io sono sempre lo stesso.
Il Milan è una squadra da coppa piuttosto che da campionato?
Non ho mai pensato a questa differenza. Io vorrei che la squadra si adattasse meglio al calcio italiano e capisca che il campionato è la priorità. Dobbiamo avere lo stesso coraggio per vincere le partite in Serie A.
Morata verrà convocato con la Spagna: non sarebbe meglio riposasse?
Non so perché de la Fuente ha parlato delle partite che giocherà in nazionale. C'è un protocollo dopo i trauma cranici e per 10 giorni non può giocare.
Il Milan cambierà qualcosa nello schieramento in campo?
Non sono sicuro al 100% di come giocherà il Cagliari. Se avessi la risposta certa che porterebbe i tre punti, lo farei senza dubbio.
Il Milan a volte sembra entrare in campo con calma: è così?
La squadra a Monza ha giocato con l'atteggiamento giusto, trovando difficoltà perché abbiamo trovato un avversario tosto. I ragazzi però hanno messo cattiveria ed intensità, la stessa che mi aspetto a Cagliari. A volte non è questione di atteggiamento, ma di difficoltà della partita contro squadre che difendono uomo a uomo a tutto campo.
Quanto è difficile gestire i momenti di forma dei giocatori?
In questo momento è dura scegliere perché abbiamo tanti giocatori che stanno bene. Quello che posso fare è spiegare le mie scelte tattiche ai ragazzi. Ho più possibilità di scelta sia per le nostre caratteristiche che per gli avversari. Al momento ho la fortuna di poter scegliere e penso che i giocatori capiscono bene tutto questo perché sono diretto e spiego le scelte.
Giocherà Abraham dall'inizio?
Domani giocherà Camarda. Jovic non sta bene, ha molto dolore e non sarà convocato.
Musah quanto le piace come giocatore?
Il successo di una squadra arriva attraverso questo tipo di giocatori. Aveva già fatto molto bene contro il Napoli, poi col Real gli ho chiesto un altro ruolo e ha fatto nuovamente molto bene. Lui è sempre pronto al sacrificio e ad aiutare la squadra. Per me è stato decisivo a Madrid.
Perché gioca Camarda e come l'ha presa?
Per me non è una sorpresa, lavora tutti i giorni con noi e lo fa bene. Capisce bene il ruolo, l'età per me non conta io guardo solo la qualità. Morata ha un ruolo specifico in questo momento, non è solo l'attaccante centrale, ma anche quello che sblocca linee di passaggio tra altri giocatori. Camarda al momento è più pronto di Tammy per questo ruolo e comunque l'inglese non è al massimo al momento. Camarda mi sembra un giocatore di 25-26 anni per maturità e per come lavora. Non ho avuto un minimo dubbio sul fatto di schierarlo.