Il tecnico rossonero: "Motivato a battere Fabregas perché accostato al Milan? Sarei malato"
Dopo la vittoria in rimonta col Lecce, il Milan dovrà vedersela col Como a San Siro prima della sosta per gli impegni delle nazionali. Una sfida molto insidiosa per gli uomini di Sergio Conceiçao. "La risposta del gruppo nelle ultime due settimane è stata fantastica - ha spiegato il tecnico rossonero -. Stiamo lavorando su aspetti su cui non avevamo ancora mai lavorato tutti insieme ed è importante". Poi qualche stoccata sulle voci relative al futuro. "Le chiacchiere su di me? Da mesi si parla del futuro e a volte sembra che si manchi un po' di rispetto, ma sono abituato. I conti si fanno alla fine - ha precisato il portoghese -. Motivato a battere Fabregas perché accostato al Milan? Sarei malato".
LA CONFERENZA
Seconda settimana senza impegni infrasettimanali
"E' la seconda settimana che non abbiamo impegni infrasettimanali e per noi è stato importante lavorare su situazioni di gioco e fisiche di cui avevamo bisogno. La risposta del gruppo è stata fantastica. I ragazzi sono allegri e contenti. Stiamo lavorando su aspetti su cui non avevamo ancora mai lavorato tutti insieme ed è importante"
Obiettivo Champions fattibile?
"Noi lottiamo tutti i giorni per evolvere come squadra. Poi i risultati arriveranno. Pensiamo al presente e domani abbiamo una gara importante e difficile contro un bel Como. Non ho bisogno di pensare troppo in avanti. Lavorare con questi ragazzi è piacevole e lo stiamo facendo veramente forte. Il gruppo sta bene e ha risposto in maniera fantastica in queste due settimane con spirito e carattere come si è visto a Lecce"
Manca la fame?
"Cerchiamo di lavorare su tutti i punti di vista: fisico, tattico ed emozionale. Io sono molto soddisfatto di questa settimana. Col Lecce abbiamo iniziato bene e dovevamo segnare, poi abbiamo preso subito gol alla primo tiro in porta. Nella ripresa abbiamo creato tanto e fatto tre gol, ma potevamo segnare anche di più. In Italia nessuna partita è facile, il campionato è più equilibrato e difficile"
Tante indiscrezioni sul futuro
"Le chiacchiere sul mio conto? Se ne è parlato tanto non solo adesso, ma anche nell'ultimo mese e mezzo. Io non posso controllare quello che dicono e pensano gli altri. Posso controllare invece i giocatori e preparare le partite. A volte sembra che manchi un po' di rispetto, ma sono abituato. I conti si fanno alla fine"
Motivato a battere Fabregas accostato al Milan?
"Se la motivazione fosse questa, sarei malato e dovrei andare in ospedale. Dobbiamo vincere contro una squadra interessante, di qualità e con un tecnico bravo. La nostra motivazione sono i tre punti. Dobbiamo capire bene i loro punti forti e le loro debolezze. Dobbiamo concentrarci su di noi e sulla vittoria. Non è Conceiçao contro Fabregas"
Poco tempo per trasmettere le idee di calcio?
"Quando sono arrivato conoscevo il calendario e sapevo che non era facile arrivare a metà strada con una rosa già fatta e con idee di gioco già impostate da un altro tecnico"
Leao titolare col Como?
"Può essere uno dei migliori del mondo. Ci ho parlato. È molto disponibile per la squadra, sta bene, sono molto diretto con lui e lui con me. Può giocare dall'inizio o a gara in corso"
La soluzione per questo Milan è vicina?
"Abbiamo lavorato bene in queste settimane e fatto lavoro specifico con gli attaccanti e con tutti i reparti. L'equilibrio si raggiunge col lavoro di tutta la squadra. Si comincia ad attaccare dal portiere. Questo equilibrio è vicino"
Le difficoltà difensive
"Quando l'avversario segna c'è sempre un errore. Individuale o collettivo. Succede dappertutto. Bisogna lavorare sui dettagli. Dobbiamo migliorare il lavoro in campo. La squadra fa le transizioni, ma dobbiamo capire come fermare le ripartenze avversarie. Lavoriamo tutti i giorni per migliorare certe situazioni non solo sul video, ma ora anche in campo. Serve tempo, ma stiamo lavorando in questa direzione"
Loftus-Cheek arma in più per il finale di stagione?
"Lo conosco bene. Finora non l'ho mai avuto a causa degli infortuni. Sta meglio, ma non è ancora al 100%. E' un centrocampista box to box molto forte che arriva bene nell'area avversaria. Fisicamente è un mostro e spero di averlo presto al top della condizione"
La posizione di Theo
"Non posso castrare la sua capacità offensiva, devo lasciarlo andare e trovare l'equilibrio per far sì che possa dare quello che ha dato a Lecce e che possa essere decisivo negli ultimi trenta metri perché ha questa qualità"
Gimenez insieme a Abraham col Como?
"Dipende dalla partita e dalla strategia che ho studiato. A me piace giocare con due riferimenti davanti, ma partire così dall'inizio penso di no"