Il brasiliano era stato condannato in primo grado nel 2017 per violenza di gruppo, episodio avvenuto quattro anni prima
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La Corte d'appello di Milano ha confermato la condanna a 9 anni di carcere per violenza sessuale nei confronti di Robinho. L'ex giocatore del Milan era stato condannato in primo grado nel 2017 per un episodio avvenuto il 22 gennaio 2013 quando, secondo la ricostruzione dei giudici, lui e alcuni suoi amici avevano spinto una ragazza all'epoca 23enne, conosciuta in un noto disco pub del capoluogo lombardo, a bere fino a renderla incosciente, per poi stuprarla a turno. La condanna è stata confermata anche per uno dei complici di Robinho, Ricardo Falco, mentre altri quattro uomini coinvolti risultano tutt'ora irreperibili. I due sono stati condannati anche al versamento di 60.000 euro alla vittima.
A inizio ottobre Robinho era tornato al Santos, la squadra nella quale è cresciuto, per chiudere la carriera, ma aveva rescisso consensualmente il suo contratto dopo pochi giorni, sotto la pressione dei media brasiliani, per potersi concentrare esclusivamente sul processo che lo vede coinvolto in Italia.