Pazzesco 2-2 ai supplementari: Konte pareggia al 121'. Poi gli africani prevalgono ai rigori
Sarà il Mali ad affrontare l'Italia di Paolo Nicolato nei quarti di finale dei Mondiali Under 20. Gli africani battono ai rigori l'Argentina dopo una partita pazza, terminata 2-2 ai supplementari. Albiceleste in vantaggio al 49' con Gaich, Diaby pareggia di testa al 67' e segna un autogol nel primo minuto dei supplementari. Al 121' arriva però il clamoroso pareggio di Konte e nella lotteria finale Chancalay sbaglia dal dischetto.
Il grande cuore del Mali contro la consapevolezza dell'Argentina, la big per eccellenza dei Mondiali Under 20 (per ben sei volte trionfatrice nella competizione). Alla fine prevale il cuore, con gli africani che danno spettacolo a Bielsko-Biala, si guadagnano il tifo del pubblico e battono i grandi favoriti all'ultimo respiro: dopo 90 minuti appassionanti, infatti, i supplementari stavano per premiare l'Albiceleste. Ma un nuovo 2-2 è arrivato addirittura al 121', per il risultato forse più giusto dopo una partita caratterizzata anche da tre legni (due traverse Mali, un palo Argentina). E alla fine è decisivo Sambou Sissoko, autore del rigore finale dopo l'errore dal dischetto di Tomas Chancalay. Contro questo Mali, però, l'Italia farà bene a studiare le adeguate contromosse. La partita mette di fronte due squadre offensive e spettacolari, come già i primissimi minuti di gioco rendono chiaro: al 3' un errore della difesa del Mali scatena il contropiede dell'Argentina, con Gaich che in scivolata manca di poco la deviazione decisiva a un passo dalla porta spalancata. Già 40 secondi dopo, però, dall'altra parte è Kone a non sfruttare un regalo della retroguardia albiceleste. Le occasioni continuano a fioccare: all'8' arriva un colpo di testa di Perez che non inganna il portiere. Quindi sale in cattedra il bravissimo Koita: al 21' è spettacolare la punizione da lontanissimo del talentino nell'ultima stagione al Wolfsberger (massimo campionato austriaco), ma la palla si infrange sulla traversa grazie anche a una deviazione del portiere Roffo. Al 24' ancora Koita ci prova con un mancino siderale dalla parte opposta, ma lambisce il palo. Ancora Mali alla mezz'ora: bella azione di Diakite sulla sinistra, cross verso il centro dove il solito Koita di testa prende la mira, ma manda alto sopra la traversa. L'Argentina si risveglia al 35': serpentina di Barco che semina il panico nella difesa avversaria, ma alla fine il pallone rimpalla tra le braccia del portiere Koita (omonimo del centravanti). Al 38' ci prova quindi Ortega, ma viene di fatto murato dal compagno Maroni.
Partita dunque spettacolare ma senza gol: a rimediare ci pensa subito l'Argentina in apertura di ripresa. Avviene al 49', quando su pasticcio del centrali Kanoute e Diaby il pallone arriva a Gaich che sfrutta l'occasione nel migliore dei modi, liberando un diagonale mancino che si infila sotto le gambe di Koita. Il Mali fatica a reagire, ma quando ci riesce lo fa con il botto: al 63' arriva infatti uno spettacolare recupero di Diakite, che appoggia al centro per Koita, il compagno gliela rende con l'esterno sinistro in profondità e il laterale fa gol. L'arbitro però annulla per fuorigioco. Il Mali non ha però alcuna intenzione di arrendersi e pochi secondi dopo un tiro-cross di destro di Drame va a baciare la traversa, la seconda della partita per gli africani. Il buon momento del Mali in ogni caso continua, e alla fine il pareggio arriva: lo realizza Diaby al 67', con una precisa incornata su calcio d'angolo battuto da Drame. I supplementari si avvicinano, ma arriva un altro legno: stavolta però lo colpisce l'Argentina, quando all'80' il colpo di testa di Gaich finisce contro il palo esterno. Lo stesso centravanti dell'albiceleste sfiora il vantaggio al 94', ma non riesce a chiuderla nei tempi regolamentari. Si va quindi ai supplementari, che l'Argentina sblocca dopo 30 secondi: Urzi si propone a sinistra e libera Ortega, cross al centro per Barco che tira addosso a Diaby: il pallone è destinato a uscire, ma la deviazione spiazza Koita e vale il vantaggio per l'Argentina. Argentina che potrebbe anche dilagare, ma Koita (il portiere) dice di no a Urzi che si era presentato al tiro dopo un gran dribbling. Poi è Vera a seminare il panico nella retroguardia maliana, sbagliando però mira sul più bello. Sembra finita, e invece al 121' il Mali pesca il jolly: calcio di punizione a tempo scaduto, un lucidissimo Koita invece di mettere il classico pallone in mezzo appoggia a Boubacar Konte che corre sulla destra, entra in area e libera un diagonale che non lascia scampo a Roffo. Rigori: Perez, Drame, Traore, Gaich, Koita, Sosa, Diaby e Vera segnano dagli undici metri. Decisivo è quindi l'errore di Tomas Chancalay, secondo rigorista argentino. Il quinto del Mali è Sambou Sissoko, che non sbaglia. E regala alla sua nazionale un quarto di finale da sogno.
ALTRE PARTITE
Nelle altre due partite della giornata non mancano certamente le sorprese. A cominciare dal ko della Francia, eliminata dagli Stati Uniti in grado di vincere per 3-2 in rimonta. Vantaggio Usa al 25', quando Soto sfrutta un lancio di Ledezma e con il diagonale batte il portiere della Fiorentina Lafont. Al 41' arriva però il pareggio grazie a Gouiri, che sfrutta un contropiede fatto partire da Diaby. Lo stesso Diaby al 55' colpisce il palo, sul rimpallo piomba Alioui che firma il sorpasso transalpino. Nell'ultimo quarto d'ora succede però di tutto: al 74' Weah rifinisce e Soto chiude la doppietta per il nuovo pareggio, all'83' Lafont pasticcia sulla saetta di Dest e nulla può sul rimpallo, che Rennicks devia in rete. Stati Uniti ai quarti di finale contro l'Ecuador. Fa effetto anche l'eliminazione del temutissimo Giappone, che tanto aveva impressionato nella sfida del girone contro l'Italia. I nipponici vengono battuti per 1-0 dalla Corea del Sud che in questo modo si guadagnano la sfida ai quarti contro il Senegal. Poche le occasioni del primo tempo, nella ripresa il Giappone prova ad accelerare la manovra senza però sbloccare il punteggio. Goke si vede il vantaggio annullato per fuorigioco, poi Kobayashi sbaglia di testa a tu per tu con la porta e Miyashiro colpisce anche un palo. Sembra una partita stregata e la conferma arriva all'84', quando a segnare è la Corea grazie all'incornata di Oh Se-Hun.