I club di Serie A, la Lega, la Figc e le più importanti figure del calcio e dello sport italiano ricordano un mito nel giorno della sua morte
La morte di Gigi Riva è piombata come un fulmine a ciel sereno sul mondo del calcio e, più in generale, dello sport italiano. Subito dopo che la notizia è diventata di pubblico dominio hanno cominciato a fioccare i messaggi di cordoglio e di commemorazione per uno dei simboli della nazionale azzurra.
Fabio Cannavaro in lacrime: "Era il mito dei miti" - Occhi lucidi per Fabio Cannavaro, ai microfoni di Sportmediaset dopo la Supercoppa: "Io glielo dicevo sempre che lui era il mito dei miti. Ci ha trasmesso tantissimi valori. Sicuramente lo ricorderanno in tanti perché, al di là del calciatore, era una persona speciale".
Luciano Spalletti: "Era un supereroe silenzioso" - A Sportmediaset ha parlato anche l'attuale ct, Luciano Spalletti: "Vedere gioire i suoi compagni quando era calciatore o i suoi ragazzi da dirigente era per lui il vero momento di trionfo. Il riflettore più luminoso che accettava su se stesso era quello degli occhi felici della sua gente. Gigi Riva ha sempre lavorato pensando di far star bene gli altri prima che se stesso - ha aggiunto - È stato un supereroe silenzioso e discreto. Per una persona così taciturna più bel soprannome non poteva esserci: Rombo di tuono! Perché il suo calcio e la sua forza morale sapevano comunicare più di mille parole".
Marcello Lippi: "Sono addolorato" - Tra i primi a parlare c'è l'ex ct azzurro Marcello Lippi: "Grande persona, grande campione, sono veramente addolorato", le sue parole all'Agi.
Dino Zoff: "Perdo un amico" - Commosso il ricordo di Dino Zoff: "Perdo un grandissimo amico, abbiamo fatto una lungo percorso di vita insieme. Dal militare a tanti ricordi in nazionale. Una tristezza infinita, sono profondamente addolorato, non riesco a parlare", ha detto ad Adnkronos.
Arrigo Sacchi: "Il più grande attaccante italiano di sempre" - Emozione anche nelle parole di un altro ex ct azzurro, Arrigo Sacchi: "Da giocatore è stato il più grande attaccante italiano della storia e uno dei migliori al mondo. Io ero un suo grande tifoso, poi ho lavorato con lui in nazionale, io ct e lui capo-delegazione e ho conosciuto un uomo ancora più grande del calciatore, una persona straordinaria. Se n'è andato via troppo presto, è un grandissimo dispiacere. Ha dato la vita per il calcio, dobbiamo essere tutti grati".
Roberto Boninsegna: "A Cagliari con lui anni bellissimi" - Ricordi e aneddoti nelle parole dell'ex compagno Roberto Boninsegna: "Quando sono arrivato a Cagliari lui era lì e ho dormito con lui, in camera assieme. Sono stati anni bellissimi, perché quello era un Cagliari che stava nascendo. Non avendo la macchina, vivevamo assieme. Colazione, pranzo, cene: tutto. Mi scorrazzava ovunque. Eravamo amiconi e lo eravamo tutt'ora anche se ci sentivamo meno. Poi quanto c'è stato da scegliere, lui ha rifiutato la Juve, ma io l'Inter l'ho accettata perché ero tifoso da bambino. Per lui la Sardegna era tutto", ha detto all'Ansa.
Giancarlo De Sisti: "Difficile commentare" - Commozione anche per un altro ex compagno come Giancarlo De Sisti: "È difficile da commentare. Ho avuto la fortuna di giocare insieme a Gigi, di ammirarlo da vicino. Era un giocatore che ti faceva partire avvantaggiato, un ragazzo perbene che parlava poco... Tanti fatti e parole poche. Questa sorta di dio greco che per molti di noi, non soltanto per i ragazzini dell'epoca, era un mito".
Giancarlo Antognoni: "Un esempio da seguire" - Un altro grande ex azzurro come Giancarlo Antognoni ha voluto ricordarlo: "Se ne va uno degli artefici di un calcio di certi valori. Quei valori che prima esistevano nel calcio e che il calcio ha perso. Gigi è stato uno di questi artefici. Per fedeltà alla città di Cagliari, alla maglia è un esempio da seguire", le sue parole a Lapresse.
Enrico Albertosi: "Perdo un fratello" - Un altro grande ex protagonista dello scudetto del Cagliari, Enrico Albertosi, ha parlato a Sky: "Io perdo un fratello, abbiamo passato tanti anni insieme, dormivamo insieme con il Cagliari e con la Nazionale. Perdo una persona che è stata importante per me. Ancora oggi ci sentivamo al telefono e lo sentivo bene, non sapevo avesse problemi di cuore".