Angelo Pisani, storico avvocato del campione argentino, parla dopo l'esito della perizia medica che ha dichiarato la sua morte "evitabile"
"Si sapeva, ora è ufficiale nero su bianco, la perizia del tribunale argentino ha confermato tutto quello che ho denunciato da quel triste 25 novembre". Senza rispetto, senza professionalità, senza alcuna pietà e amore hanno lasciato morire Diego Armando Maradona che a loro aveva aperto le porte di casa e affidato la sua vita. Ora i responsabili, non solo medici e infermieri, ma anche assistenti vari e organizzatori, dovranno subire e scontare pene severe e pagare il più grande risarcimento danni mai calcolato nella storia". Così Angelo Pisani, storico legale del campione argentino, dopo che la relazione medica ha sentenziato che la morte del Pibe de oro era "evitabile".
"Maradona - ha proseguito Pisani - soffriva di insufficienza cardiaca, renale e di cirrosi. I medici hanno inoltre confermato che la morte è stata causata proprio dalle malattie cardiache preesistenti. Nessuno si è interessato di assisterlo e curare il suo cuore non più funzionante a dovere perché, secondo la perizia, l'ex capitano della Nazionale non aveva controlli medici adeguati. Dalla perizia si evincono anche altre verità, che Diego è morto tra le 4.00 e le 6.00 della mattina del 25 novembre mentre dormiva... La data del decesso contraddice quindi le prime affermazioni che indicavano che Maradona si fosse alzato la mattina e rimette in discussione, soprattutto, la dichiarazione dell'infermiera Daiana Madrid. L'assistente, uno dei 7 imputati, deve ora chiarire perché ha mentito e rivelare se ha eseguito degli ordini. La perizia complica ulteriormente la posizione anche dei medici curanti di Maradona, Leopoldo Luque e Agustina Cosachov, come si definiscono nel fascicolo. Nessuno di loro ha notato i sintomi o li ha minimizzati".
"In sede civile - ha concluso Pisani - i responsabili della morte di Maradona saranno anche chiamati a risarcire i danni. Ogni erede, familiare e parti lese potrebbero vedersi riconosciuto un risarcimento pro quota secondo il grado di familiarità e rapporto personale. Per i figli all'incirca 500mila, nel caso dei fratelli/sorelle 150mila, ai nipoti 100mila e poi c'è anche il danno per i fans/tifosi innamorati pazzi". In sede civile per la domanda di perdita patrimoniale gli eredi potranno chiedere ai responsabili somme incalcolabili se si considera che Maradona poteva guadagnare un milione di euro al giorno, anche circa 100 milioni l'anno e quanto abbiano potuto perdere proprio gli eredi morendo il campione 15/20 anni prima dell'età media prevista. Si tratta insomma della causa di responsabilità professionale più preziosa del mondo con domanda risarcitoria di oltre mille milioni di euro comunque sempre nulla rispetto ai milioni di cuori e sogni violati".