La Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d'Appello che aveva condanno tre medici per il decesso del calciatore del Livorno
Il processo per la morte di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno deceduto il 14 aprile 2012 nel corso del match col Pescara per una cardiomiopatia aritmiogena, è da rifare. La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d'Appello dell'Aquila del febbraio 2018 nella quale erano state confermate le condanne ai medici Porcellini (Livorno), Sabatini (Pescara) e Molfese (118). Nuovo processo presso la Corte d'Appello di Perugia.
I tre medici erano stati condannati a otto mesi i primi due e un anno il terzo. Gli avvocati Girardi e Rondanina da Livorno hanno fatto sapere che al momento non sono disponibili le motivazioni della sentenza, ma che l'opposizione dei legali dei tre medici, tra i quali anche l'avvocato Alberto Lorenzi di Pescara che segue il dottor Molfese, era stata ampia e verteva sull'intero complesso della sentenza aquilana. Tra queste soprattutto la responsabilità dei medici sull'uso del defibrillatore, il cui uso secondo una perizia avrebbe forse potuto dare qualche chance in più di vita al giocatore del Livorno